GLIEROIDELCALCIO.COM (Alessandro Lancellotti) – Nel 1980 ai nastri di partenza della nona edizione del Torneo Anglo Italiano (all’epoca per motivi di sponsorizzazione diventato Alitalia Challenge Cup) si preparavano a fronteggiarsi otto squadre, quattro per l’Italia e quattro per l’Inghilterra. Mantova, Triestina, Cavese e Campobasso tutte militanti in serie C1, le prime due nel girone A e le seconde nel girone B. Le compagini d’oltre manica: Folkestone Invicta e Cambridge City Southern League, Sutton United e Dulwich Hamlet Isthiam League. La formula del torneo era due gare in Italia, due in Inghilterra per ciascuna squadra, e la prima classificata del girone si aggiudicava la finale.
Quel torneo fu vinto dalla Triestina al vecchio Stadio Grezar in finale contro il Sutton United che si era aggiudicato il Torneo edizione 1979 contro il Chieti. La partita finì 5-4 a i rigori: il goal della vittoria per gli Alabardati portava la firma del romano Armando Coletta.
Il Campobasso all’epoca militava in serie C1 girone B, presieduti da Luigi Falcione e in panchina sedeva Giovan Battista Benvenuto sostituito poi dal mestrino Giovanni Mialich. I rossoblù in quel campionato si classificarono quarti alle spalle di Catania, Foggia e Livorno: si stava formando la squadra che due anni più tardi, guidata dal Presidente Molinari e dall’allenatore Pasinato, conquisterà la serie B rimanendoci per cinque anni consecutivi. In rosa vi erano già giocatori che avrebbero militato poi nel campionato cadetto come Michele Scorrano diUruri bandiera del Campobasso, Marco Maestripieri, Angelo Trevisan.
Le prime due partite contro i gialloneri del Folkeston Invicta, squadra dell’omonima città nel Kent affacciata sullo stretto di Dover, e il Sutton United, squadra di una cittadina sobborgo di Londra salita alle cronache la scorsa stagione 2016-17 quando eliminò in FA Cup i più blasonati Wimbledon e Leeds (si fermò solo al quinto turno contro l’Arsenal poi vincitore del torneo e ricordata anche per il gigantesco portiere Wayne Shaw).
Le gare furono giocate allo stadio “Giovanni Romagnoli” in centro a Campobasso (ora in parte parcheggio e in parte campo d’allenamento della locale squadra di Rugby). I Lupi rossoblù venivano dalla sconfitta rimediata in casa dell’Empoli 2-1 il 30 marzo (Ciulli, Meloni, Scaini). Tre giorni dopo, il 2 aprile 1980, fu la volta del Folkstone Invicta in Molise, per la prima giornata: dopo tredici minuti Enzo Scaini di Varmo (Ud) aprì le marcature; in undici minuti gli inglesi prima pareggiarono e poi al 24’ passarono in vantaggio, ma la 35’ Fiorillo pareggiò. Si finì a riposo dopo la prima frazione di gioco in parità. Poco dopo la mezz’ora del secondo tempo GianBattista Motta (giocatore arrivato nel 1978 in Molise dalla Juniorcasale e già partecipante al torneo Anglo Italiano 1978 (dove fece due realizzazioni contro Nuneaton Borough e Barnet) segnò la terza rete. E a cinque minuti dalla fine Alivernini chiuse la partita con la quarta marcatura.
Passarono tre giorni e il 5 aprile 1980 era la volta del Sutton United: a differenza della partita precedente i lupi schieravano Paleari in porta al posto di Tomeie esordivano ancheScorrano e Maestripieri. Gli inglesi invece mandarono in campo quasi tutti i partecipanti della finale del torneo Anglo Italiano 1979 vinta per 2-1 tra cui anche gli autori delle due reti Southan e Rains. Il match valevole per la seconda giornata terminò a reti bianche e dopo due partite il Campobasso era a quattro punti.
Dopo tre partite di campionato, il pareggio 0-0 a Siracusa, il pareggio 1-1 in casa con l’Arezzo (reti di Scorrano, Neri) e la sconfitta 1-0 a Teramo (gol di Lupini), il sodalizio rossoblù partì dal Sannio con destinazione l’Inghilterra per giocare le due partite contro il Cambridge City e la seconda a Londra contro il Dulwich Hamlet squadra dai colori sociali rosa e viola.
La prima partita valevole per la terza giornata fu giocata al City Ground nella città universitaria di Cambridge contro i bianconeri della locale formazione. Nei Lupi tornava Tomei in porta; il tridente d’attacco era composto da Scaini, Alivernini e Motta e fu proprio quest’ultimo che al 44’ del primo tempo segnò la rete decisiva del match che regalò la prima storica vittoria degli undici di Mialich all’estero in tornei ufficiali.
Passarono quattro giorni e dopo la bella vittoria i Molisani a sette punti arrivarono a Londra sperando in un successo che li avrebbe qualificati alla finale. Nella city dovevano scontrarsi contro il Dulwich Hamlet al Champion Hill alla periferia Sud Est della città. In porta tornava Paleari, Alivernini giocava a centrocampo con Maestripieri e in attacco Bittoli, Scaini e Motta. A metà del primo tempo le cose si misero male: al 25’ Lewis porto in vantaggio i padroni di casa e poi trasformò un rigore alla fine della prima frazione di gioco. I lupi erano sotto di due reti: al 67’ del secondo tempo Scaini trasformò un rigore, ma dopo solo un minuto Kingston segnò la rete che sancì la vittoria londinese.
Il Campobasso si classificò primo, ma anche la Triestina vinse 4-2 contro il Folkstone Invicta e si classificò prima a pari merito e per la differenza reti i giuliani ebbero la priorità tra le italiane per l’accesso alla finale. Per i Lupi fu comunque un’esperienza indimenticabile.
GianBattista Motta: nato a Catania il 29 aprile 1953, cresciuto calcisticamente nel Paternò calcio, passa gran parte della sua carriera nella storica società nero stellata del Casale dove realizza 47 reti. Da annoverare anche una stagione nella Cremonese in serie B, poi il ritorno a Casale e il passaggio in Molise dove realizza 69 presenze e 15 reti dal 1979 al 1982 con una parentesi al Teramo prima di essere ceduto alla Civitanovese.
Luigino Pasciullo: nato a Montemitro (Cb), molisano doc cresce calcisticamente nel Campobasso: 30 presenze in rossoblù in serie C1 in due stagioni, una grande carriera in squadre blasonate come Palermo, Triestina, Lanerossi Vicenza, Empoli e Atalanta. Proprio con i Bergamaschi i suoi campionati migliori dove disputò anche le partita di Coppa delle Coppe contro il Merthir Tydilf e Ofi, e in coppa Uefa contro Spartak Mosca e Dinamo Zagabria, Fenerbache, Colonia, Inter. Fu compagno di squadra di Claudio Gentile e di Glenn Stömberg. Tornò nel capoluogo molisano anche come allenatore dei rossoblù. Allenò anche Isernia e Castel di Sangro.
Enzo Scaini: Varmo (Ud) 13 settembre 1955 – Roma 21 gennaio 1983. Cresciuto nelle giovanili del Torino, passato poi al Canelli, in Veneto al Clodia Sottomarina poi Conegliano, si trasferisce in Lombardia al Sant’Angelo Lodigiani dove disputa due campionati per poi passare al Monza. Nella stagione 1979-80 passa al Campobasso. In quella stagione in Molise segna 6 reti in 34 presenze, Nella stagione seguente passa all’Hellas Verona insieme al compagno di squadra Franco Paleari: l’esperienza con gli scaligeri dura solo un anno. Nella stagione 1981-82 si trasferisce in Umbria dove milita nel Perugia del presidente Franco D’Attoma, in serie B: colleziona 13 presenze e una rete. Dopo quel campionato torna in Veneto a Vicenza dove diviene giocatore del Lanerossi: con i biancorossi colleziona 11 presenze segnando 2 reti contro Rimini e Treviso. Nella partita del 16 gennaio giocata tra Lanerossi Vicenza e Trento allo stadio Menti al 52’ subisce un infortunio che gli causa la rottura dei legamenti: parte per Roma per essere operato il 21 gennaio. L’operazione riesce ma dopo un’ora Enzo Scaini muore all’età di 27 anni lasciando un vuoto incolmabile di tutti i tifosi. La Gazzetta dello Sport all’indomani della scomparsa dedicherà a quel tragico decesso la prima pagina.
“L’ultimo viaggio del povero Enzo avviene Lunedì 31 gennaio, a Vicenza nella chiesa di San Pietro migliaia di persone gli danno l’ultimo saluto, decine e decine di atleti e allenatori giunti da tutta Italia. La bara viene portata a spalla dai giocatori del Vicenza. All’uscita un lungo, interminabile applauso, rompe il silenzio. Poi il corteo raggiungerà a piedi il “Romeo Menti”, distante qualche centinaio di metri. Un altro applauso, da stadio. Quello stadio che era la vita per il Gigante buono”. (Tratto dal Libro “La Nobile Provinciale”, volume 2 di Guido Meneghetti e Alberto Belloni).
Fonti: Archivio Lancellotti, il Corriere dello Sport, 1909-2009 100 anni di calcio a Casale, La nobile Provinciale volume due Guido Meneghetti Alberto Belloni, Molise Sport, Figurine Panini 1979-80. Siti internet: The Hamlet Historyan blog spot The non league club directory. Grazie a Fabrizio Schmid, Antonio Salvatore, Giuseppe Villani, Giuseppe Formato, CbLive, Antonio Di Lallo, Gianni Bruno, Telemolise