Domani venerdì 26 agosto alle ore 18:00 allo stadio Romeo Neri, alla presenza del sindaco Jamil Sadegholvaad dell’assessore allo sport Moreno Maresi, del Rimini Football Club e dei tifosi biancorossi, sarà ritirato il seggiolino I 67 della tribuna centrale occupato per tanti anni dalla “pasionaria” biancorossa Santina Pari.
L’idea del Rimini Football Club è stata subito raccolta dal sindaco Jamil Sadegholvaad che ha concesso l’autorizzazione, poi sono intervenuti i tifosi che con grande riserbo hanno raccolto i fondi per la realizzazione dell’opera a cura dell’artista riminese Giò Urbinati.
Con il seggiolino della Tina vogliamo allo stesso tempo rendere omaggio a tutti i tifosi che oggi come la Tina, ne siamo certi, sostengono la maglia a scacchi dal cielo.
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Rimini Football Club, comune di Rimini e tifosi biancorossi raccontano e ricordano Santina Pari con l’opera di Giò Urbinati.
La Tina, al secolo Santina Pari, è nota come la supertifosa o la “pasionaria” del Rimini Calcio. La sua fede incrollabile per la squadra cittadina aveva un doppio valore, quello di “promessa” e quello di “senso di festa”. La promessa è quella che fece al suo compagno, tifosissimo del Rimini, colui che amava definire il suo “angelo biancorosso”. Dopo la sua scomparsa, immancabilmente, la Tina, presente a tutte le partite in casa e in trasferta, davanti alla lapide dava lettura della cronaca della partita leggendo il quotidiano “Stadio”. Un solenne voto d’amore famosissimo in città ma capace di destare un interesse nazionale: celebri le partecipazioni alle trasmissioni “Italia in diretta” e “Maurizio Costanzo Show” per raccontare la sua storia commovente e delicata. Il “senso di festa” si manifestava invece ogni anno al momento di rinnovare l’abbonamento alla squadra del cuore: con il vestito buono, il primo giorno, sempre allo stesso posto: un legame indissolubile confermato anno dopo anno. Santina Pari è morta dieci anni fa, nell’anno del centenario del Rimini. Crediamo che la sua storia debba essere ricordata e per questo abbiamo pensato di rinnovare insieme il senso di festa e la promessa. Il posto occupato da Tina sarà “ritirato”, come si ritira la maglia di alcuni grandi giocatori. Al suo postò sarà collocata una scultura dell’artista riminese Giò Urbinati, notissimo ceramista già collaboratore di Tonino Guerra dal lungo curriculum di mostre, molte delle quali nelle sedi istituzionali riminesi. In luogo del seggiolino della Tina, sarà collocata una scultura delle stesse dimensioni della seduta, l’opera rappresenta la stilizzazione di una farfalla e insieme un quadrifoglio. Sotto la seduta, sempre in ceramica, una piccola targa con il motto di Santina Pari: “il mio Rimini e niente più”.