GLIEROIDELCALCIO.COM (Antonio Capotosto) – La storia dei doppi ex di Inter-Bologna ha origini centenarie. Nel campionato 1918-’19 vestì la maglia nerazzurra Bernardo Perin, prima di dodici stagioni in rossoblù e due scudetti vinti. Quello del ’29 lo festeggiò anche Alfredo Pitto, il quale indossò successivamente la casacca del club meneghino per tre annate. Dal 1936 al ’50 Aldo Campatelli fu un simbolo del Biscione, con il quale festeggiò due tricolori e una Coppa Italia: gli stessi titoli di Giovanni Ferrari, che con il Bologna conquistò poi il campionato nel 1941. Carlo Ceresoli difese la porta nerazzurra dal 1932 al ’36, prima di trasferirsi sotto le Due Torri.
Nella storia rossoblù Harald Nielsen è ricordato come uno dei protagonisti dell’ultimo tricolore: il danese vestì la maglia dell’Inter nell’annata 1968-’69, l’unica felsinea di Aristide Guarneri. Nel 1957 gli emiliani portarono in Italia Humberto Maschio, il quale ha indossato la casacca del Biscione nella stagione 1962-’63. Nell’annata dell’undicesimo scudetto nerazzurro Mauro Bellugi ha collezionato diciannove presenze. Militerà nel Bologna per cinque campionati, dal 1974 al ’79. Trent’anni fa Paolo Stringara si trasferiva alla Pinetina dopo quattro annate in maglia rossoblù. Lele Oriali è stato dirigente anche del Bologna e ventitré anni fa portava Roberto Baggio sotto le Due Torri, senza dimenticare le due stagioni nerazzurre del ‘Divin Codino’. Inter-Bologna significa anche Arpad Weisz, allenatore scudettato con entrambi i club.