Alla fine degli anni sessanta, gli abitanti del quartiere del Vomero di Napoli appassionati di calcio, allietavano le loro domeniche, oltre al tifo per la prima squadra di Napoli, per il Football Club Internapoli che vedeva nascere tra le sue fila autentici campioni.
Questo sodalizio nacque nel 1964 ad opera di due giovani e lungimiranti imprenditori locali (Giovanni Proto e Carlo Del Gaudio, a seguito dirigente della FIGC) che decisero di rilevare il C.R.A.L. Cirio, squadra dell’omonima e ben nota azienda partenopea, adottando una denominazione che rievocava quella dell’Internazionale Napoli. L’obiettivo che i due dirigenti si prefiggevano era di costruire una solida realtà calcistica che avrebbe dovuto suscitare l’interesse dei vomeresi. Le promesse vennero mantenute poiché per un decennio (dalla fondazione ai primi anni settanta) l’Internapoli incantò i numerosissimi spettatori che affollavano ogni Domenica le partite interne disputate allo Stadio Arturo Collana.
Quest’impianto, oltre ad avere ospitato saltuariamente le partite del Napoli nelle stagioni 1933-1934 e 1942 – 1943, fu trasformato dalle truppe naziste, dopo l’8 settembre del 1943, in un campo di raccolta per i prigionieri destinati ai campi di concentramento in Germania fino a quando, nel corso dell’insurrezione popolare nota come “le quattro giornate di Napoli”, i detenuti non furono liberati.
L’orrore della guerra non s’impadronì, tuttavia, di questo luogo di divertimento e sport e sul suo manto erboso i giocatori dell’Internapoli arrivarono, nelle stagioni 1968 – 1969 e 1969 – 70, a sfiorare la promozione in serie B. Da quella fucina di giovani talenti emersero, tra gli altri, Franco Cordova, Giuseppe Massa, Giuseppe Wilson e Giorgio Chinaglia. Quest’ultimi due passarono insieme, nel 1969, alla Lazio da dove iniziarono il cammino che li porterà, nella stagione 1973-1974, a vincere lo scudetto.
INTERNAPOLI F.C… WHERE CHINAGLIA AND WILSON WERE BORN
At the end of the sixties, the inhabitants of the Vomero, a borough of Naples, cheered their Sundays, in addition to cheering for the first team of Naples, for the Football Club Internapoli that saw the birth among its ranks authentic champions.
This club was founded in 1964 by two young and far-sighted local entrepreneurs (Giovanni Proto and Carlo Del Gaudio, following Italian Football Federation executive) who decided to take over the C.R.A.L. Cirio, a team of the homonymous and well-known Neapolitan company, adopting a name that evoked that of Internazionale Napoli. The aim of the two managers was to build a solid football reality that should have aroused the interest of the Vomero citiziens. The promises were kept because for a decade (from its foundation in the early seventies) Internapoli enchanted the many spectators who crowded every Sunday the internal matches played at the Arturo Collana Stadium.
This facility, in addition to having occasionally hosted A.C. Napoli matches in the 1933-1934 and 1942 seasons, was transformed by Nazi troops, after 8 September 1943, into a gathering camp for prisoners destined for concentration camps in Germany until, during the popular uprising known as “the four days of Naples”, the detainees were freed.
The horror of the war did not take hold, however, of this place of fun and sport and on its turf the players of Internapoli arrived, in the seasons 1968 –1969 and 1969 –70, to touch the promotion to serie B. From that hotbed of young talents emerged, among others, Franco Cordova, Giuseppe Massa, Giuseppe Wilson and Giorgio Chinaglia. The latter two passed together, in 1969, to Lazio from where they began the journey that led them, in the 1973-1974 season, to win the Italian League.
PENNANTSMUSEUM.COM
Vai all’articolo originale