(SUPERNEWS.IT di Francesca Capone – Foto WIKIPEDIA)
Il sito Super News intervista in esclusiva Lionello Manfredonia, storico protagonista della Lazio anni ’70 e ’80. Ecco un estratto.
[…] Come è iniziata la tua carriera? Dove hai trascorso le giovanili?
Fino a dodici anni ho giocato nel cortile di casa. Prima non c’erano le scuole calcio, i bambini giocavano all’oratorio del proprio quartiere. Un vicino di casa mi notò mentre giocavo in cortile, e decise di farmi fare una prova con una squadra di Monte Mario, a Roma. Da quel momento, iniziai a giocare con i giovanissimi di questa squadra di quartiere. Poi, un osservatore della Lazio, l’ex giocatore Flamini, mi notò e mi portò nelle giovanili dei biancocelesti all’età di quattordici anni.
[…] Esordisci nel 1975, in una partita contro il Bologna. Ricordi ancora quell’emozione? Che valore ha per te aver indossato la maglia biancoceleste?
Con la Lazio ho giocato tutti gli anni delle giovanili, è una maglia importante. Quando giocavo nella squadra di Monte Mario, dalla Madonnina noi ragazzi guardavamo l’Olimpico, sognando un giorno di poter esordire in quello stadio.
[…] Nel 1985 scegli la Juventus, con la quale vinci la Coppa Intercontinentale. Ci racconti quel trionfo? Contro chi avete giocato la finale?
Giocammo contro l’Argentinos Juniors, vincendo ai calci di rigore. Ho un ricordo stupendo.
[…] Quando sei passato alla Roma, come hai vissuto l’ostilità di quel gruppo della Curva Sud che non ti accettava in quanto ex biancoceleste?
E’ stato un periodo un po’ difficile. Essendo stato giocatore della Juventus e capitano della Lazio nei miei confronti si era creato un certo ostracismo. Tuttavia, ho un carattere molto tranquillo, quindi ho sopportato questa situazione, che con il passare degli anni si è affievolita.
[…] Hai smesso di giocare dopo aver avuto un arresto cardiaco in campo, in una partita contro il Bologna. Cosa passa nella mente di una persona, di uno sportivo, dopo un evento del genere?
Avevo programmato un paio d’anni di esperienza calcistica all’estero. Purtroppo, non ho potuto rispettare i piani.
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