CALCIOCASTEDDU.IT (Fabio Ornano) – Julio Cesar Uribe, soprannominato “El diamante negro”, considerato il miglior giocatore peruviano negli anni ’80 sta trascorrendo una breve vacanza vicino Cagliari, e sta incontrando gli amici conosciuti durante la sua militanza con la squadra rossoblù, dove giocò dal 1982 al 1985. Il sessantunenne peruviano racconta alcuni episodi di quel periodo, queste le parole rilasciate al portale calciocasteddu.it:
“Arrivai a Cagliari grazie alla mediazione dell’ex attaccante rossoblù Alberto Gallardo: parlò con il suo ex compagno nel Cagliari Gigi Riva e lui convinse il presidente Amarugi. Mi inserirono nel top 11 del girone d’andata, le cose giravano molto bene. Poi avvenne l’episodio, che è ancora una ferita aperta, con l’allenatore Gustavo Giagnoni. Quel giorno a Pisa presi una decisione sbagliata dal punto di vista professionale, di cui mi sono pentito e mi pento tuttora. Non accettai una decisione tecnica di Mister Giagnoni: rientravo da un infortunio ma stavo bene, mi escluse dai titolari. […]
Poi da lì in poi, anche se Giagnoni mi strinse la mano, giocai poco. A fine stagione, purtroppo, arrivò la retrocessione “.
“Mi ero imposto di arrivare a certi livelli con una condotta di vita seria. Per questo ho sempre preferito stare in famiglia… Andò così anche a Cagliari. Fu fondamentale il rapporto con Gigi Piras, un vero amico con cui trascorrevamo il tempo libero quando gli impegni con la squadra ce lo permettevano. Avevamo entrambi figli piccoli, condividevamo un modo simile di vivere il quotidiano. Devo tanto a Gigi, che porto sempre nel cuore “.
“Vivevo vicino alla spiaggia del Poetto. Capitava spesso di uscire con la famiglia per andare a fare la spesa o una passeggiata. I cagliaritani mi hanno sempre voluto bene… Ricordi molto belli, che restano per tutta la vita.
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