Il Nobile Calcio racconta Adriano Fedele, terzino dell’Inter degli anni ’70. Ecco un estratto.
[…] E Fedele è uno un po’ alla Pace, parla chiaro, non ha paura dei suoi pensieri e delle sue idee. «In rossoblù mi ci portò Edmondo Fabbri dopo un provino che feci con le riserve a Modena. Arrivavo dalla C, giocavo nell’Udinese, nella mia città». Era il 1970. «Bella squadra, anche in coppa sempre all’attacco, io in Under 21 e Liguori pronto ad andare in azzurro, ma Benetti lo azzoppò e la cosa tarpò le ali un po’ a tutti».
[…] Estate 1973: Conti lo cede all’Inter per 350 milioni: un bel gruzzolo per il presidente, un brutto colpo per i tifosi. «E anche per me. Ricordo la medaglia d’oro che Gino Villani e altri tifosi mi regalarono prima della partenza». Bene all’Inter («segnai molto anche in nerazzurro: mi piaceva giocare») e poi fine carriera a Verona. […] Calciatore in rossoblù, tecnico in bianconero. «Pozzo mi prese dalle giovanili quando esonerò Scoglio. Era il 1991 e centrai subito la A arrivando quarto. Poi […] l’anno dopo Pozzo invece di prendere un prestanome scelse Bigon. Tornai in panchina, al posto di Vicini, sempre in A, nel ’93, ma retrocedemmo».
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(ILNOBILECALCIO.IT)