(MEDIAPOLITIKA.COM di Marco Milan – Foto MEDIAPOLITIKA)
[…] Quando la FIFA assegna la fase finale della coppa del mondo 2002 a Giappone e Corea del Sud, la notizia fa felice tutta l’Asia che per la prima volta avrà l’onore di organizzare i mondiali di calcio, ma allo stesso tempo mette in difficoltà le nazionali che dovranno provare a qualificarsi, perché con 4 posti totali a disposizione, 2 sono già occupati dai paesi ospitanti e solamente altri 2 saranno a disposizione di chi vorrà centrare il passaggio del turno. Lo sa bene anche la Cina che finora mai è riuscita a raggiungere la fase finale.
[…] Quando Milutinovic si insedia a Pechino, in conferenza stampa gli chiedono: “Quante possibilità ha la nazionale di andare in Corea e Giappone?”, e lui risponde candidamente: “A mio avviso ci sono almeno 10 squadre migliori della nostra, ma sono convinto che avremo lo stesso buone possibilità di qualificarci“.
[…] I giocatori a disposizione del tecnico serbo hanno pochissima esperienza internazionale, a parte Sun Jihai e Fan Zhiyi che sono due difensori con un breve passato in Inghilterra, l’attaccante Chen Yang che ha militato in Germania ed il centrocampista e capitano Ma Ming-Yu che è passato per l’Italia nel 2000 quando fu acquistato dal Perugia di Gaucci senza però mai giocare.
[…] Le avversarie sono Emirati Arabi, Qatar, Uzbekistan ed Oman, una sola si qualifica per la fase finale; il rivale più accreditato per i cinesi sembra essere la nazionale degli Emirati Arabi che ha peraltro già partecipato ai mondiali nel 1990 in Italia. Ma il 25 agosto 2001 la Cina supera 3-0 in casa proprio gli Emirati e mette il primo importante tassello verso il suo sogno, poi sei giorni dopo vince anche in Oman (2-0), per poi pareggiare in Qatar e battere l’Uzbekistan 2-0.
[…] La Cina è ai mondiali, Bora Milutinovic viene portato in trionfo, è di nuovo l’eroe dei due mondi, colui che ovunque vada riesce a ricavare e ad ottenere il massimo. Ora l’intera nazione gli chiede un’altra impresa, forse il miracolo: portare la nazionale agli ottavi di finale. E quando a dicembre 2001 vengono sorteggiati i gironi, l’impresa non sembra neanche così proibitiva.
[…] La Cina, da quell’ormai lontano 2002, non si è più qualificata per la fase finale dei mondiali, nonostante da allora il campionato sia cresciuto di livello ed abbia annoverato tra le sue fila allenatori e calciatori di primissimo piano.
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