La storia dello Stadio “Castellani” - Seconda Parte - Gli Eroi del Calcio
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La storia dello Stadio “Castellani” – Seconda Parte

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PIANETAEMPOLI.IT (Fabrizio Fioravanti) – […] Alla fine del 1954 il Comune di Empoli pensò di costruire una Palestra vicina allo Stadio. Il CONI, che fu interpellato per un parere, consigliò al Comune di scartare l’idea perché una Palestra in quella zona si sarebbe rivelata insufficiente per soddisfare le esigenze della popolazione e suggerì di provvedere anzi alla costruzione di altri impianti sportivi, ciò anche per l’importanza che la città di Empoli veniva ad assumere. E non aveva torto il CONI perché Empoli conosceva in quegli anni una spinta economica importante, specie grazie ai settori del vetro e delle confezioni, accompagnata pure da un forte incremento demografico: dai 29.368 abitanti del 1951 si era arrivati, alla fine del 1954, a 31.179 che diventeranno 33.037 alla fine del 1957 e addirittura 40.344 alla fine del 1964, un anno prima che la nuova Zona Sportiva fosse inaugurata.

[…] Negli ultimi mesi del 1954 fu perciò incaricato l’Arch. Mario Gambassi, tecnico specializzato in impianti sportivi, di proporre una zona a ciò idonea e di redigere i progetti degli impianti stessi.

L’Arch. Gambassi presentò tre soluzioni:

1) zona attorno allo Stadio esistente in via Puccini, zona però ormai compromessa dallo sviluppo edilizio e da Viale Petrarca;

2) zona a nord del torrente Orme, dove fa un’ansa avvicinandosi al centro urbano;

3) zona a sud ovest della città, oltre il Rio di Bonistallo, a nord della Ferrovia Firenze-Pisa.

La Giunta (delibera n.84 del 20.01.1955) e poi il Consiglio Comunale (delibera n.4 del 18.02.1955) scelsero la seconda soluzione. […]

Ma che cosa prevedeva la proposta dell’arch. Gambassi in materia di impiantistica sportiva? Si può leggere la risposta nella delibera del Consiglio Comunale sopra citata e che riportiamo di seguito.

  • Una palestra, comprendente anche la casa per il custode.
  • Campi da tennis e di pallavolo.
  • Una piscina scoperta, e servizi annessi.
  • Costruzione di un campo di calcio e della pista di atletica.
  • Costruzione di un campo di allenamento da affiancare a quello delle gare tanto che l’Architetto scrive…“per mantenere un campo in efficienza occorre lasciarlo riposare per intere giornate dopo l’uso, in quanto il continuo calpestio impedisce la crescita del prato provocando un alternarsi di radure e ciuffi d’erba che rendono il campo pericoloso e inadatto al gioco”. Sarà quello che si chiamerà “Sussidiario” e che ancora oggi porta quel nome.
  • Costruzione delle tribune est ed ovest.
  • Costruzione degli spogliatoi.
  • Costruzione di un campo di allenamento, muri di cinta e sistemazione con rete metallica.
  • Recinzione esterna palestra e piscina.

La spesa prevista era enorme per quell’epoca: 238.456.000 milioni di lire

 […] Il progetto per la costruzione di una nuova Zona Sportiva sarà approvato nel 1957 dal Ministero dei Lavori Pubblici e da quel momento l’Amministrazione Comunale inizierà le trattative per l’acquisizione (in via amichevole e con espropri) dei terreni necessari.

La realizzazione  delle opere previste ha conosciuto negli anni seguenti varie fasi, vari interventi e modifiche, anche per la lievitazione dei costi delle opere che si andavano facendo. […]

Quello che si può dire è che abbiamo trovato documenti che lasciano supporre l’inizio dei lavori  già nel luglio del 1959 e che già nel 1960 fosse iniziato lo smantellamento del vecchio “Castellani”.

In primo luogo si dovette provvedere alla costruzione del ponte sull’Orme, necessario ad accedere all’area interessata dai lavori. […]

Intanto si lavorava anche alla costruzione della Palestra (oggi “PalAramini”) ed ai relativi servizi e locali annessi: opera che fu completata e resa disponibile nel giugno 1964.

Contemporaneamente si provvide alla costruzione del “Sussidiario”. Il campo fu dotato di una palazzina per gli spogliatoi (ancora in piedi) e che svolgerà questa funzione per oltre 30 anni, fino all’inizio della  Stagione, 1997/98, quando l’Empoli tornò in Serie A per la seconda volta nella sua storia e spostò gli spogliatoi nel sotto Tribuna Coperta.

Lungo il lato del terreno di gioco, dalla parte opposta degli spogliatoi, era stata costruita una gradinata in cemento che è rimasta in piedi, purtroppo molto fatiscente negli ultimi anni, fino al luglio 2016.

Dopo il “trasferimento” della prima squadra al “Castellani” il Sussidiario ha ospitato molte gare del Settore Giovanile dell’Empoli, soprattutto della “Primavera”, fino al 2006, quando verrà aperto il Centro Sportivo di Monteboro.

L’anno successivo fu costruita anche una tribuna in tubi innocenti che rimase per un po’ anche dopo il trasferimento della prima squadra al “Castellani”.

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