643 le partite giocate da professionista, 291 i goal che lo consacrano uno dei giocatori più forti della storia del calcio italiano. La favola termina però il 16 maggio del 2004 a San Siro al minuto 39 del secondo tempo, quando l’allenatore De Biasi lo sostituisce. Baggio si toglie la fascia da capitano. Lo stadio è in piedi ad applaudirlo, mentre il campione alza la mano al cielo per salutare tutti. Poi si copre gli occhi e cede alle lacrime. Nella nuova puntata di “Ossi di Seppia. Il rumore della memoria”, dall’ 11 maggio in esclusiva su RaiPlay, si ripercorrono vita, sogni e passioni del “divin codino”, Roberto Baggio. Un viaggio a ritroso nel tempo, dalle sfide in maglia viola all’addio al calcio giocato con la maglia del Brescia all’esordio in serie A, passando per quel rigore sbagliato ai mondiali USA 1994. A ripercorrere la vita del calciatore è Vittorio Petrone, manager di Baggio e al suo fianco per tutta la carriera (Fonte Rai Ufficio Stampa)
“Ossi di Seppia. Il rumore della memoria” è un racconto in 26 puntate pensato per ripercorrere le vicende della storia italiana più recente. Dal disastro di Seveso del 1976 al crollo del Ponte Morandi, passando per l’assassinio di Giulio Regeni e le dimissioni di papa Benedetto XVI, gli eventi impensabili, che hanno segnato il corso della storia e il nostro modo di guardare il mondo, vengono riletti alla luce di nuovi indizi e dettagli preziosi per permetterci di comprendere in modo più chiaro e consapevole l’attuale presente segnato dalla pandemia. La memoria di ieri viene così recuperata attraverso le immagini delle Teche Rai e le fotografie d’archivio e i suoi fili riannodati e riconnessi all’oggi grazie al racconto accorato di testimoni d’eccezione, protagonisti all’epoca dei fatti.