QUATTROTRETRE.IT (Jvan Sica) – Bellissimo articolo quello di oggi a firma Jvan Sica per quattrotretre.it in cui si narra del periodo d’oro dell’Under 21 guidata da Cesare Maldini e capace di dettare legge, la tirannia appunto, in Europa nel periodo tra il 1992 e il 1996.
“C’è stato un tempo in cui vincevamo Europei Under 21 a raffica e non ne capivamo il valore. Giocavamo con un calcio antico, a tratti grottesco già ai tempi, ma quel calcio ha cresciuto futuri campioni di tutto”, questo l’incipit dell’articolo e il pensiero dell’autore.
Si ripercorrono quegli anni e i momenti salienti di quelle vittorie, tre Europei Under 21 nel datati 1992, 1994 e 1996.
Nel 1992 in finale l’Under 21 batte la Svezia con reti di Buso e Sordo, a Ferrara. Poi si va in Svezia dove “perdiamo per un gol di un breriano “ragazzone nero”, Simpson, ma meritiamo di vincere il trofeo. Vinciamo perdendo quindi e, altra cosa molto italica, non succede niente. Matarrese non può licenziare Maldini dopo una vittoria”.
Poi il 1994, con un gol di Orlandini si torna sul gradino più alto d’Europa, contro tutti gli scettici … “Con un tiro fantasmagorico di un’ala destra che si tira di sinistro prima della wave dei piedi invertiti. Con un tiro di un attaccante solo in mezzo a cinque difensori portoghesi. Con un tiro del giocatore di una squadra che voleva solo una leggerissima spinta per crollare, perché distrutta dalle fatiche del via vai dalla Francia all’Italia. Con un tiro che ribalta tutto, prende il reale e ne apre una nuova dimensione…”.
Infine nel 1996, ancora una finale, questa volta con i favoritissimi padroni di casa spagnoli… “… i calciatori lusitani erano superiori e i nostri difendevano come potevano, senza dare l’impressione di poter segnare, quella contro la Spagna fu pura agonia“. Finì 1-1 e solo i rigori riuscirono ad incoronare l’Italia Campione d’Europa.
“Cesare Maldini, un allenatore che non voleva cambiare e nonostante questo arrivò anche a pochi centimetri ed una traversa da una vittoria ancora più grande”.
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