GLIEROIDELCALCIO.COM (Francesco Quattrone) – Come si dice: la prima volta non si scorda mai. Il Novara nella stagione 1936\37 disputa il suo primo campionato in Serie A ed entra così nell’élite del calcio. Baldi presidente, sulla panchina l’ungherese Bekey. Esordio fuori casa con sconfitta contro la Sampierdarenese per 2 a 1. L’impatto in massima serie però è una toccata e fuga, retrocede in Serie B dopo 8 vittorie, 5 pareggi e 17 sconfitte. Nei cadetti arriva a disputare la finale di Coppa Italia ma esce sconfitta (Ambrosiana 2-1). Il Novara si prende nuovamente la Serie A nel 1938\39 sino al 1940\41. Dopo un triennio ritorna in Serie B sino al 1947\48.
Il momento più alto della storia del club piemontese: gli anni 50 con bomber Silvio Piola
Con la stagione 1948\49 inizia un periodo d’Oro che durerà sino al 1955\56. Un nuovo presidente Francescoli, in panchina Mornese poi Marini. Arrivano Corghi, Ferraris e Della Frera. La squadra parte subito forte vince contro l’Atalanta per 2 a 0. Un 15° posto con 12 vittorie, 7 pareggi, 19 sconfitte, Piola è cannoniere della squadra con 15 reti. Nel campionato successivo arrivano Ploeger, De Togni. Altra vittoria alla prima giornata ai danni della Triestina (2-1). Si piazza al 17° posto con 11 vittorie, 9 pareggi e 18 sconfitte. Renica cannoniere della squadra con 11 reti. Nuovo arrivo sulla panchina, Francescoli chiama prima Mornese poi Varglien. I rinforzi sono Pesaola e Arandelovic e conquista il 13° posto con 13 vittorie, 7 pareggi e 18 sconfitte. Piola realizza 15 reti.
L’annata 1951\52 è da incorniciare: Sartorio prende la società e conferma Varglien, arrivano Rosen, Janda e Passarin. La sconfitta casalinga contro il Milan per 2 a 1 risulta indolore. Infatti, a fine campionato si piazza all’8° posto dietro le grandi con 16 vittorie, 8 pareggi e 14sconfitte. Grazie ancora ad una volta allo splendido contributo a suon di gol di Piola, miglior realizzatore della squadra con 18 reti.
Nella stagione 1952\53 sulla panchina arriva l’ungherese Senkey poi sostituito da Varglien. Prima di campionato contro i rossoneri a Milano perde 2 a 0. Con 31 punti va vicina all’8° posto ma chiude al decimo insieme a Torino, Lazio, Sampdoria e Udinese: frutto di 11 vittorie, 9 pareggi e 14 sconfitte. Savioni con 13 reti è miglior realizzatore della squadra.
Stagione 1953\54 Francescoli ritorna in società e affida la panchina a Sankey. Arrivano Eidefjall ed Arce. Esordio in casa batte la Spal per 4 a 1. Arriva quattrodicesima, dopo 8 vittorie 11 pareggi e 15 sconfitte.
Serie A 1954\55, la panchina viene affidata a Janni. Arrivano Formentin e Renosto, vanno via Miglioli e Savoini. Inizio in casa contro la Roma, perde per 2 a 1. Si piazza al 16° posto dopo un ruolino di 10 vittorie, 8 pareggi e 16 sconfitte. Arce il cannoniere della squadra con 11 reti.
Il ritorno in cadetteria e il sogno Serie A dopo ben 55 anni
Con la stagione 1955\56 il Novara chiude un ciclo irripetibile. Con De Giuli presidente arriva sulla panchina Ottina poi sostituito da Feruglio. Arriva dalla Juventus Broneè (cannoniere della squadra). Le 8 vittorie, 10 pareggi e 16 sconfitte non bastano per la salvezza.
Tanti i calciatori che hanno scritto il loro nome nella storia del Novara, citarli tutti ci vorrebbe un libro, ne accenno qualcuno come Galimberti che giocò dal 1936\37 sino al 1950\51, ma soprattutto Silvio Piola con un percorso fantastico dal 1947 al 1954 (una storia tra gol e primati), rimasto nei cuori dei tifosi e non a casa la casa del Novara è intitolata a lui. Poi c’è anche Udovicich, un simbolo del club grazie ai suoi 18 anni di militanza, e il portiere Fausto Lena
Stagione 2011\12 il Novara ritorna in A dopo oltre cinquant’anni. Alla presidenza c’è Accomero, sulla panchina. Tesser sostituito poi da Mondonico. Sembra un flashback si torna alla prima volta anche in questa circostanza c’è solo il tempo di assaporarla, si piazza al 19° posto dopo 7 vittorie, 11 pareggi e 20 sconfitte e con 65 reti subite non si evita la retrocessione.
Oggi il Novara si trova in Serie C.
(IN COLLABORAZIONE con Santo Quattrone)
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