Domani si alza il sipario sulla nona edizione della FIFA Women’s World Cup. Le azzurre già da una decina di giorni si trovano in Nuova Zelanda per prepararsi al meglio per il debutto contro l’Argentina, in programma il 24 luglio all’Eden Park di Auckland. Cinque giorni dopo, al Wellington Regional Stadium, affronteremo la Svezia. L’ultimo match della prima fase sarà il 2 agosto, sempre a Wellington, contro il Sudafrica.
Riviviamo, allora, i precedenti tra la nostra Nazionale e le sue avversarie nel Gruppo G.
Argentina: L’unico incrocio tra l’Italia e l‘Albiceleste risale a quasi 52 anni fa. Infatti le due squadre si sono affrontate il 4 settembre 1971 allo stadio “Jalisco” di Guadalajara nella finale per il terzo posto del Trofeo “Martini & Rossi”, passato alla storia come Mondiale non ufficiale in quanto allestito non dalla FIFA ma dalla FIEFF (federazione non riconosciuta dal massimo organismo calcistico). L’incontro fu senza storia e terminò con un poker in favore delle italiane. La prima rete fu messa a segno al 4′ da Betty Vignotto, che raddoppiò poco prima del duplice fischio. Nel secondo tempo gli altri due gol. Al 28′ Elena Schiavo, su calcio di punizione, spedì il pallone alle spalle della portiera Marta Noemi Soler, che in Messico spopolò anche come cantante di tanghi e bolero (si esibiva al ristorante Rincón Gaucho, che era vicino all’hotel dove era ospitata la sua squadra). A tre minuti dalla fine, su assist di Varone. Vignotto fissò il punteggio sul 4-0 finale.
Svezia: I precedenti tra Azzurre e Blagult, invece, sono ben 24 ma il bilancio pende nettamente in favore delle svedesi con 15 vittorie. Completano il quadro 5 pari e 4 successi dell’Italia. Le due squadre, però, non si sono mai incrociate in una fase finale dei Mondiali. E’ opportuno ricordare che la Svezia è una delle sette nazionali che hanno partecipato a tutte le fasi finali dei Campionati Mondiali mentre l’Italia è arrivata a quota quattro (1991, 1999, 2019 e 2023).
Ma andiamo con ordine. Il primo incontro è datato 13 maggio 1982 e nell’amichevole disputatasi ad Helsinborg le gialloblù si imposero per 2-0. Per dovere di cronaca è giusto precisare che la partita si disputò secondo le regole locali ovvero durata del match di 90′ ed utilizzo del pallone n° 4 (all’epoca nel Belpaese le partite erano di 80′ e si impiegava il pallone n°5). Seguì il doppio ko nella semifinale dell’Europeo: 2-3 allo stadio Flaminio l’8 aprile 1984 e il 2-1 a Solna venti giorni dopo. La striscia di sconfitte si interruppe nel match successivo, l’1 novembre 1984. Le scandinave si confermano un avversario indigesto perché le italiane sbloccano il punteggio al 36′ con la scozzese Reilly, falliscono un paio di occasioni per raddoppiare e a cinque minuti dal termine, in contropiede, incassano il gol di Videkull. La gara si giocò al “Marassi” di Genova per raccogliere fondi per l’Ospedale pediatrico Gaslini.
Il primo sorriso per le azzurre, invece, giunse l’8 maggio 1993 nell’amichevole di Sassari che venne decisa da una rete siglata al 23′ da Carolina Morace. Negli ultimi tre incontri, comunque, le azzurre hanno ottenuto due vittorie (3-2 il 25 luglio del 2017 nella fase finale degli Europei e 1-0 nell’amichevole giocatasi allo “Zini” di Cremona il 9 ottobre 2018) e un pareggio (1-1 il 23 febbraio 2022 al Torneo di Algarve).
Sudafrica: Italia e Sudafrica non si sono mai affrontate in passato. Il primo incontro tra le azzurre e una nazionale africana è avvenuto al Mondiale del 1991, quando nella fase a gironi Feriana Ferraguzzi e compagne superarono per 1-0 la Nigeria. L’ultimo è stato lo scorso 1 luglio (pareggio a reti inviolate allo stadio “Mazza” di Ferrara”) con il Marocco, che nella Coppa d’Africa 2022 si era classificato al secondo posto perdendo in finale proprio con le Banyana Banyana.
Per chi volesse approfondire l’argomento:
“Azzurre. Storia della Nazionale di calcio femminile” della Bradipolibri
“Le pioniere del calcio. La storia di un gruppo di donne che sfidò il regime fascista” della Bradipolibri (Prefazione scritta dal CT della nazionale Milena Bertolini)