Nello scorso week-end a Bologna, in uno dei palazzi più belli e importanti della città, palazzo Zambeccari, si è svolta la mostra “Bologna e un amore chiamato calcio”, seconda tappa, dopo Roma, di un percorso ideato dalla Lega dei Collezionisti, associazione che raduna tanti appassionati del cimelio legato al calcio.
Abbiamo raggiunto il Presidente della Lega, Agostino Lattuille, per capire come è andata…
Presidente, una mostra e un grande successo…
Eh già, in uno dei palazzi più belli della città peraltro. Siamo riusciti a mostrare la storia del calcio italiano, almeno 200 cimeli tra maglie, gagliardetti, palloni, scarpini di tutte le squadre italiane. Il Bologna ovviamente l’ha fatta da padrone e i tantissimi tifosi bolognesi intervenuti sono rimasti molto soddisfatti di vedere la loro squadra al centro del mondo del calcio.
Tutti appassionati di questo fantastico sport che hanno avuto la possibilità di entrare nel mondo del collezionismo e scoprire quindi la storia del calcio che tanto ha influito nella vita di tutti gli italiani: dalla maglia del bolognese Monzeglio usata ad Highbury nella battaglia che affermò l’Italia nel mondo, dal grande Torino perito a Superga, rappresentato dai cimeli della famiglia Ballarin, che continua a far emozionare, i Mondiali dell’ 82, così come le maglie di tanti campioni italiani e stranieri che si sono cimentati nel nostro campionato.
Come hanno reagito i visitatori?
Beh si sono dimostrati davvero interessati e hanno posto tante domande: un grado di interesse davvero alto.
Qualcuno ci ha anche confidato che a Bologna una mostra di questo tipo non c’era mai stata. Questo ci spinge a continuare con maggior convinzione e come Lega faremo tutto il possibile per coinvolgere il maggior numero di appassionati in Italia e, perché no, anche all’estero. L’obiettivo è tramandare storia e storie alle nuove generazioni.
Anche alcuni ospiti di rilievo …
Vero! In una sala gremita è intervenuto Matteo Marani che, con la sua professionalità e la sua cultura sportiva, ha fatto capire a tutti i presenti l’importanza del movimento dei collezionisti che, con la loro opera di salvaguardia dei cimeli, trasmettono alle nuove generazioni il calcio di una volta.
È intervenuto telefonicamente anche Eraldo Pecci che ha ribadito quanto detto da Marani, oltre a Fabio Poli che si è emozionato nel vedere così tanta storia che lui stesso ha contribuito a scrivere.
E il libro?
Abbiamo ricevuto tanti complimenti … un format diverso dal solito, che sta riscuotendo un ottimo successo.
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