Per la rubrica Libri abbiamo raggiunto e intervistato un amico de GliEroidelCalcio Giovanni Di Salvo, scrittore e autore del libro “Azzurre. Storia della Nazionale di calcio femminile“, edito da Bradipolibri.
Il libro ripercorre oltre cinquant’anni di imprese compiute dalla Nazionale di calcio femminile. “Azzurre” è un racconto dettagliato che, oltre a far rivivere le gesta sportive, rivela aneddoti, curiosità e retroscena che rendono la lettura ancora più viva e avvincente, anche grazie al contributo di 13 grandi atlete, protagoniste della storia della nostra Nazionale, che hanno condiviso i ricordi e le emozioni provate indossando la maglia azzurra. Le loro storie e i loro racconti possono costituire fonte di ispirazione per tutte le bambine appassionate di calcio. Il libro tratta anche le Nazionali di tutte le Federazioni che operarono prima che il calcio femminile venisse inquadrato nell’ambito della FIGC. Inoltre, una sezione è dedicata alle selezioni giovanili di calcio a cinque e di beach soccer femminili.
Di seguito il primo estratto
Buona Lettura.
Il team de GliEroidelCalcio.com
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IL “TROFEO MARTINI & ROSSI”
Il calcio femminile ormai ha raggiunto un alto grado di popolarità e di gradimento nel nostro paese, come aveva testimoniato la Coppa Europa. Eppure la FICF non era riconosciuta dal CONI né tanto meno dalla FIGC. Inoltre sarebbe stato opportuno riunire tutte le società in un’unica federazione dal momento che esisteva sempre un campionato organizzato dall’UISP per non parlare delle squadre siciliane e di tutti i restanti club in giro per l’Italia che ancora non avevano aderito a nessuna associazione. Così il 5 gennaio 1970 si svolge una riunione a Roma presso il Ministero del Turismo e dello Spettacolo alla presenza del Sottosegretario allo Sport ed al Turismo On. Franco Evangelisti.
L’obiettivo è proprio quello di raccogliere tutte le società sotto un unico organismo e di risolvere le problematiche del calcio femminile grazie all’impegno dell’On. Franco Evangelisti che avrebbe perorare la loro causa al prossimo consiglio nazionale del CONI. All’incontro partecipano ben diciotto società, sono però assenti il Presidente della FICF Giovanni Mazzoni, il Presidente del Real Torino Rambaudi e la Sig.ra Mignone del Genova. La situazione, però, paradossalmente precipita nell’arco di pochi giorni. Il 25 gennaio, in un’assemblea straordinaria della FICF durata ben 9 ore, si discute animosamente la riforma dello statuto e il trasferimento della presidenza e della segreteria da Viareggio a Roma. Di fatto tra le società si crea una frattura insanabile e molte di esse passano ad una nuova organizzazione, la Federazione Italiana Giuoco Calcio Femminile (FFIGC), che viene istituita il 31 gennaio presso lo studio dell’Avv. Bandini. L’atto costitutivo è firmato da dieci società. Di queste sei facevano parte della FICF (Cagliari, Roma, Napoli, Lazio, Milano, Giovani Viola Firenze,), una della UISP (U.S. Poliri Firenze), e tre sono di nuova costituzione (Palermo, Reggina, Juventus). Il Dott. Leandro Franchi viene eletto Presidente mentre i suoi vice sono Antonio Masiello e l’Avv. Giovanni Trabucco.
La reazione della FICF è veemente: la nuova organizzazione, che ha sede a Roma, viene bollata come “clandestina”. Ed ai primi di febbraio, nella riunione d’urgenza svoltasi a Viareggio, vengono espulse le sei società che avevano firmato l’atto costitutivo della FFIGC e successivamente si decise di revocare lo scudetto appena assegnato alla Roma visto che la squadra della Sig.ra Palmira Bellei era passata dall’altra parte della barricata. L’On. Evangelisti, insieme all’On. Biondi, effettivamente si interessa del calcio femminile, portando il 6 febbraio, per la prima volta in Palamento, il problema di disciplinare e regolamentare questa disciplina. La nascita di una seconda federazione in contrasto con quella precedente però non depone a favore del calcio femminile per un suo possibile riconoscimento da parte della FIGC a quei tempi presieduta da Artemio Franchi. Tra l’altro, come già detto, era presente anche una terza federazione la FSGCF (Federazione Siciliana Gioco Calcio Femminile) fondata dall’Avvocato Patorno.
Proprio presso il suo studio il 27 gennaio 1970 si riunirono i dieci presidenti delle squadre affiliate per organizzare il primo campionato regionale che iniziò il 22 febbraio. La FSGCF, dopo l’estate scelse di affiliarsi alla FICF e poi definitivamente si unì ad essa il 5 gennaio del 1971 (durante quella assemblea fu sancito il trasferimento della sede della FICF da Viareggio a Torino e l’elezione di Marco Rambaudi come Presidente e Patorno come vicepresidente). Alle pendici dell’Etna, addirittura, sorse un’altra federazione su iniziativa delle società catanesi Rinascente UPIM Catania, Real Etnea, Pol. Robert e Libertas Corso. Inizialmente i quattro sodalizi si erano organizzati in una associazione e avevano allestito, nel mese di maggio, la “Coppa Città di Catania”. Il 22 luglio 1970 l’associazione diviene una vera e propria federazione: Federazione Gioco Calcio Femminile (FGCF). La sede viene stabilita a Catania in via S. Camillo n. 6 e il Dott. Corrado Del Capo viene eletto presidente.
A settembre si tentò di organizzare anche un campionato ma il tentativo non andò a buon fine e la federazione, nel dicembre di quell’anno, decise di confluire nella FFIGC. Il calcio femminile italiano dunque si era frammentato in più federazioni ma la FFIGC era molto meglio organizzata: per la prima volta, infatti, si parlò di serie A, con un girone unico di quattordici squadre, e di serie B, suddivisa in quattro gironi per un numero complessivo di ventiquattro squadre; inoltre si fissarono norme sui trasferimenti e ci si pose il problema delle visite mediche. Però la FICF dalla sua parte aveva una grande capacità organizzativa che aveva dimostrato e messo in atto con l’organizzazione della Coppa Europa.
Così essa diviene promotrice dell’istituzione della FIEFF (Federazione Internazionale Europea Football Femminile che viene fondata il 24 febbraio con atto redatto dal notaio Gennaro Viscusi), la cui sede è stabilita a Torino in Corso Re Umberto n. 5 bis ed il cui compito è quello di allestire eventi di carattere internazionale. Alla presidenza, per la durata di due anni, viene eletto all’unanimità Vinicio Lucci (assessore allo sport del Comune di Torino) ed alla vicepresidenza il notaio Alberto Zamparelli e l’insegnate francese Maria Vachet […]