GLIEROIDELCALCIO.COM (Federico Baranello) – Per la rubrica “Libri” abbiamo raggiunto e intervistato Paolo Valenti, autore del libro “Da Parigi a Londra – Storia e storie degli Europei di calcio”, edito da Ultra Edizioni.
Sabato scorso abbiamo pubblicato il primo estratto , oggi un secondo estratto del libro in cui si raccontano alcune curiosità relative all’Europeo del 1980.
Si ringrazia la casa editrice Ultra Edizioni per l’opportunità.
Buona lettura.
Il team de GliEroidelCalcio.com
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Estratto dal capitolo 1980 LA GERMANIA OVEST
LE CURIOSITÀ
Ne bis in idem
Nel 1977 l’Uefa, guidata da Artemio Franchi, assegnò all’Italia l’organizzazione della sesta edizione degli Europei, che il nostro Paese aveva già ospitato nel 1968. La nostra nazione fu così la prima a gestire per due volte la fase finale della competizione. Purtroppo, però, nel 1980 gli azzurri non riuscirono a bissare il successo di dodici anni prima.
I brividi di Greenwood
Problemi per il selezionatore inglese Greenwood poco prima dello svolgimento della fase finale dell’Europeo. Alla vigilia della manifestazione, infatti, si fa male “The King” Kevin Keegan, stella assoluta della squadra: si sospetta una lesione del menisco. Un’assenza che, ove confermata, andrebbe ad aggiungersi a quella del centravanti Trevor Francis. Fortunatamente si tratta solo di un infortunio guaribile in tempo per l’inizio del torneo.
Un Europeo all’italiana
Nella sesta edizione dell’Europeo, dal calendario mancavano le semifinali: un caso unico nella storia della manifestazione, in quanto fino ad allora erano state sempre previste, e furono ripristinate già quattro anni più tardi. Altra unicità che appartiene a Euro 1980 è quella legata alla finale per il terzo posto: quella disputata a Napoli tra l’Italia e la Cecoslovacchia fu l’ultima in assoluto, in quanto la cosiddetta “finalina” venne abolita a partire dal 1984 e mai più riproposta.
Welcome back
Con la partecipazione a Euro 1980, la Nazionale inglese torna a partecipare alla fase finale di una competizione internazionale dopo dieci anni. Era infatti dai Mondiali messicani del 1970 che i Leoni di Sua Maestà non riuscivano a superare le qualificazioni, non essendo stati promossi alle fasi decisive della manifestazione sia ai Mondiali (1974 e 1978, quando a eliminarli furono proprio gli azzurri) che agli Europei del 1972 e del 1976.
Estratto da “Da Parigi a Londra” di Paolo Valenti, Ultra Sport.
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