GLIEROIDELCALCIO.COM – Pubblichiamo, come preannunciato (vedi intervista con il curatore Pietro Nardiello), il primo estratto del libro “Interrompo dal San Paolo”, edito dalla Giammarino Editore di Napoli.
L’estratto si riferisce alla leggendaria punizione di Maradona contro la Juventus, avvenuta il 3 novembre 1985 allo stadio San Paolo, esattamente 35 anni orsono. La squadra partenopea si aggiudicherà la contesa grazie proprio alla magistrale esecuzione del calcio piazzato da parte del fuoriclasse argentino.
Ringraziamo ancora l’autore e la casa editrice per averci dato questa possibilità.
Buona lettura.
Il Team de Gli Eroi del Calcio.com
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La punizione più bella di tutti i tempi
di Titty Improta
Napoli, 3 novembre 1985, verso il San Paolo
«Wauuu, non immaginavo fosse così». Il percorso fino allo stadio, per Giorgia è una grande sorpresa. Un percorso immaginifico pieno di colori. Bayù invece tace. La frenesia della partita, le urla dei venditori ambulanti, i cori dei tifosi. L’odore di frittura misto all’aroma del caffè e quel richiamo continuo “Caffè Borghetti, Caffè Borghettiii!”
Tutto sommato, l’atmosfera del San Paolo non è tanto lontana da quella dei mercati di Zanzibar. L’isola delle spezie magica e colorata, conserva tratti nella parte interna uguali a tutti i paesi africani. Caos, traffico, urla. Un comune denominatore che non farà sentire Bayù così lontano da casa. «Giò avevi proprio ragione, sembra quasi di andare a uno spettacolo a teatro» esclama Giorgia entusiasta e sorridente.
Nel percorso verso l’ingresso delle tribune, è un tripudio di allegria. Strette di mano, gente che saluta il nonno e ricorda i bei tempi del suo Napoli che pur non vincendo trofei faceva divertire il grande pubblico. Chi inneggia al Napoli chi contro la Juventus, i fogli degli annunci mortuari con la scritta Juventus fanno sorridere Giorgia che spiega sorridente tra l’italiano e l’inglese il significato di quei cartelli a Bayù. Qualcuno si lamenta del prezzo dei biglietti. 75mila lire sembra essere troppo. C’è il rischio e il timore per molti che stiano circolando con biglietti falsi.
Gio Gio è come in trance. Si lascia trasportare dalla folla. Sorride ad ogni incrocio di amici, tifosi e conoscenti del nonno. È felice per l’euforia di sua sorella Giorgia e in cuor suo spera che anche lei possa finalmente appassionarsi al calcio e inizi a tifare Napoli. Si sente appagato nel guardare Bayù che ascolta ogni spiegazione. Non parla ma con i suoi grandi occhi sembra dire “grazie” per questa giornata.
Giovanni pensa e sogna a occhi aperti: sogna di battere l’invincibile Juventus.
L’ingresso è da brividi. Il San Paolo ruggisce. Giorgia, Giovanni e Bayù si guardano e sorridono al nonno che, felice e compiaciuto, li fa accomodare in tribuna.
A Fuorigrotta c’è la Juventus di Platini.
Adesso si che si alza il sipario, pensa Giorgia. Incrocia lo sguardo del fratello e vorrebbe dirgli grazie. Bayù pensa alla quiete ed alla bianca sabbia della sua isola povera, ma felice. Guarda Giovanni, Giorgia il loro nonno e si sente parte di quella famiglia che a distanza negli anni si è presa in carico la sua crescita. Vorrebbe dire grazie anche lui.
Ma l’euforia e le urla incombono e non c’è tempo per le smancerie. Adesso è solo Napoli-Juventus.
La nonna Maria come sempre fa gli onori di casa. Ai fornelli ha dato il meglio si sé. Come ogni domenica serve il solito pranzo luculliano. Ma Roberto appare più nervoso del solito. Napoli e Juventus sono andate al riposo con il classico risultato “ad occhiali”, a reti bianche cioè sullo 0 a 0 ed entrambe con un uomo in meno.
Sono stati espulsi per reciproche scorrettezze il bianconero Brio e l’azzurro Salvatore Bagni.
Nonostante l’ottima cucina, i piatti serviti l’uno dietro l’altro da nonna Maria, la tensione sportiva non abbandona Roberto “e altrettanto sarà per loro al San Paolo”, pensa nella sua solitudine.
Nel frattempo sono ripresi i collegamenti radiofonici.
“Dopo appena quaranta secondi dall’inizio del secondo tempo il punteggio è sempre immutato, con il Napoli che ha ripreso ad attaccare e a portarsi sotto l’area di rigore juventina”.
“Scusa Enrico, l’Inter a picco!!! La Fiorentina è in gol per la terza volta con Passarella su punizione decretata da Pieri esattamente al secondo minuto della ripresa. Batteva Passarella aggirando la barriera e collocando la palla nell’angolo alto della porta difesa da Zenga. Pertanto al secondo minuto 3 a 0 per la Fiorentina, a te Enrico”.
“Bene Sandro, qui al San Paolo la fisionomia dell’incontro non è mutata. Intanto qualcuno deve intervenire”.
“Dall’Olimpico, Roma in vantaggio al 16°. Un tiro improvviso, un gran diagonale da molto lontano da sinistra di Nela. Siamo quindi adesso al 17°con la Roma in vantaggio per 2 a 1 a te la linea”.
“Bene, vai pure Enrico Ameri”.
“Si d’accordo, vi dicevo che l’atteggiamento dell’incontro non è mutato continua ad attaccare il Napoli con repliche della Juventus molto timide. La Juventus, però, rientra nella propria metà campo”.
Per un attimo Roberto si lascia andare a qualche commento extra calcistico, interagendo con i frivoli discorsi domenicali: «Nonna è molto buono questo roast beef». Per Giò Giò e compagnia, invece, il panino con la cotoletta è stato voracemente terminato durante l’intervallo tra primo e secondo tempo. Troppo altra la tensione per poter mangiare durante l’incontro. E intanto la pioggia non vuole proprio saperne di arrestarsi.
“Benissimo, allora su gli altri campi interventi molto più brevi. Grazie, vai pure Enrico Ameri”.
“Al San Paolo siamo al 24° minuto del secondo tempo con il punteggio immutato 0 a 0 con il Napoli, però, che prova a stringere i tempi. Intanto vi ricordo che Caffarelli è entrato sul terreno di gioco al posto di Giordano. Intanto l’arbitro decreta un calcio di punizione per il Napoli. Maradona si porta sul punto dove dovrà essere battuta la punizione. C’è stato un intervento pericoloso di Scirea su Bertoni, Scirea lo ricordiamo calciatore sempre molto corretto che non si è avveduto del sopraggiungere di Bertoni che, fortunatamente, si sta già rialzando. Intanto continuano a discutere i giocatori intorno all’arbitro Redini. Noi attendiamo che si batta questo calcio di punizione mentre siamo giunti al 26° minuto del secondo tempo. Il calcio di punizione dovrebbe essere battuto da Maradona. Mentre vicino a Maradona c’è anche Pecci, un altro specialista, mentre anche Renica si è portato in zona. La barriera è stata formata. Tacconi sul palo di sinistra sta dando le ultime istruzioni ai compagni che formano il muro. La rincorsa sembra di Renica il quale è alle spalle di Maradona molto lontano quindi una rincorsa piuttosto lunga. Con il piede sulla palla c’è invece Pecci, parte il tiro Rete!!! Rete!!! Maradona!!! Ha segnato. Magnifico calcio di punizione da parte della formazione napoletana. Il Napoli è passato in vantaggio a proprio…. a circa 27, 28 minuti dall’inizio del secondo tempo. E conduce così per 1 rete a 0. Esplode l’entusiasmo dei napoletani. Tutto lo stadio in piedi a salutare questo punto che giunge in un momento delicato perché la Juventus non è mai passata in svantaggio. Vedremo quale sarà il comportamento della squadra juventina che fino a ora non ha mai dovuto recuperare. Mentre ricordiamo che il Napoli è passato in vantaggio grazie a una punizione magistrale di Maradona!!!”