GLIEROIDELCALCIO.COM (Federico Baranello) – Per la rubrica “Libri” abbiamo raggiunto e intervistato Claudio Bolognini autore del libro “L’esordio di Piulina in serie A”, Morellini Editore.
Estate 1962. Un paese come tanti tra le colline. Calanchi come canyon selvaggi. Bambini di nove anni che giocano agli indiani. Tra loro c’è anche la “squaw Susanna” si avventurano in sassaiole tra bande e partitelle nel campetto imitando i calciatori delle figurine. Piulina, Pierino Ghetti, è il più bravo di tutti con il pallone tra i piedi, ma la famiglia dovrà trasferirsi in un altro paese. La piccola tribù sancirà un patto di sangue giurandosi eterna amicizia. Gli anni volano in un lampo e, improvvisamente, irrompono gli anni Settanta. Ecco che allora, tra partite a flipper, motorini truccati, un concerto dei Deep Purple e i primi amori, arriva la notizia che Piulina avrebbe esordito in Serie A all’Olimpico di Roma.
Un patto di sangue, anche se passano anni senza vedersi, è per sempre. Il 7 marzo 1971 la tribù andrà a Roma in autostop per assistere all’esordio di Piulina con la maglia del Bologna. Per Susanna, invece, sarà l’occasione del suo particolare “esordio” segreto nel mondo degli adulti…
Un triplo appuntamento per noi: oggi l’intervista all’autore e nelle prossime settimane due estratti del libro.
Si ringrazia la casa editrice Morellini Editore per l’opportunità.
Buona lettura.
Il team de GliEroidelCalcio.com
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Claudio, una storia davvero particolare, come nasce l’idea di un libro come questo …
L’idea del libro mi frullava in testa da tempo. La suggestione principale è stata il ritrovamento di una vecchia figurina Panini con l’immagine del calciatore Pierino Ghetti. Allora iniziai a scrivere quasi di getto un breve racconto e lo feci leggere a Ghetti. Non lo vedevo da oltre quarant’anni anni e lui restò sorpreso dalle emozioni che descrivevo in quel racconto: erano esattamente le stesse provate da lui il giorno dell’esordio. Rinfrancato dall’incontro, decisi di scrivere un romanzo mantenendo quell’evento come punto focale.
L’autore Claudio Bolognini con la sua opera
In quale contesto storico si inserisce il romanzo
Il romanzo inizia nell’estate del 1962 e termina nella primavera del 1971, pochi giorni dopo l’esordio in Serie A di Pierino Ghetti (Piulina) con la maglia del Bologna allo stadio Olimpico di Roma contro la Lazio di Chinaglia, Wilson e Papadopulo. Si parte dagli anni Sessanta agli inizi del boom economico fino ai primi turbolenti anni Settanta.
Chi è Pierino Ghetti “Piulina” … da dove nasce questo soprannome?
Il calciatore Ghetti Pierino ha fatto tutto il percorso nelle giovanili del Bologna e ha solcato i campi di Serie A non solo nel Bologna ma anche nell’Ascoli e nel Genoa. Un centrocampista con grandi polmoni, buon controllo di palla, ottimo dribbling e gran tiro da fuori. Nelle cinque stagioni con il Bologna segnò undici gol e vinse una Coppa Italia nel 1974 contro il Palermo, proprio nello stesso stadio Olimpico dove tre anni prima aveva esordito.
Spesso le origini dei soprannomi si perdono nel tempo, in quegli anni tanti lo chiamavano Piulèina in dialetto bolognese. Pierino è il fratello minore di Franco, anche lui calciatore di buon livello che ha giocato nel Legnano e nell’Imperia.
Quale il metodo utilizzato per la narrazione…
L’io narrante del romanzo è un amico di Piulina, sono in classe insieme alle elementari e fanno parte della stessa banda di bambini, i cosiddetti Apache, che scorrazzano tra i boschi e i calanchi dell’Appennino bolognese e gareggiano contro un’altra banda di bambini. Il romanzo è raccontato in prima persona, con lo sguardo del bambino all’inizio e poi quello del ragazzino, ma con il disincanto dell’adulto senza sconfinare nella malinconia.
Quanta ricerca c’è in un libro come questo … e quali misteri svela il libro…
Ho ricercato soprattutto i quotidiani dell’epoca per riportare fedelmente la cronaca della partita e il contesto storico. E poi ho raccolto le testimonianze del protagonista.
Nel romanzo c’è un misterioso sasso incastonato di conchiglie, grande quanto un pallone da calcio, che pare abbia influssi magici…. poi nel romanzo ci sono anche delle fiabe.
C’è una vera e propria fiaba popolare che ho tradotto e riportato nei primi capitoli, ma quella vera in fondo è proprio l’esordio in Serie A. Inoltre, c’è un patto di sangue tra i bambini che si giurano eterna amicizia forandosi il dito con uno spillino e unendo le gocce di sangue.
Che “Cosa” è questo libro per te, cosa rappresenta…
Piulina ha vissuto parte dell’infanzia nel paese di Pianoro, ed era in classe con me in terza elementare. Ci siamo “sfiorati” solo quell’anno, poi le strade della vita ci hanno separato ma lui è rimasto un mito per tutti i ragazzi del paese. Ecco perché “L’esordio di Piulina in Serie A” pur essendo un testo di finzione, per me è molto importante. E poi racconta l’infanzia e l’adolescenza, una narrazione senza nostalgia con garbo e leggerezza.
Perché andrebbe letto…
Chi ama il calcio lo dovrebbe leggere perché è un omaggio al gioco del pallone nella sua essenza; invece, chi ama leggere e magari non ama il calcio – o non apprezza il calcio di oggi – in queste pagine ritroverà il sapore genuino del calcio di una volta, con le sue leggende e i suoi indicibili miti. Un romanzo di memoria, dove fiabe popolari e consuetudini del mondo contadino s’intrecciano con le leggende del calcio: dal mitico portiere Zamora alle finte di Garrincha.