Libri: “Mercoledì di Coppa anni ’80” – Da Zico all’esordio del Verona nelle coppe europee

Per la rubrica “Libri” abbiamo raggiunto e intervistato Fabio Cassaghi, autore del libro “Mercoledì di Coppa anni ’80”, edito da Urbone Publishing.

Un altro brasiliano che verrà a mostrare il suo talento in Italia è il neo acquisto della Roma campione d’Italia, Toninho Cerezo. Per la squadra di Liedholm un colpo importante da inserire a centrocampo visto che è finalmente giunto il momento per la Roma di esordire in Coppa Dei Campioni; la finale è prevista proprio all’Olimpico e i giallorossi vogliono fare il possibile per arrivarci.

La Juventus, smaltita a fatica la delusione per la sconfitta nella finale di Atene, si consola con la vittoria nella finale di Coppa Italia in rimonta sul Verona e sarà quindi protagonista in Coppa delle Coppe. Infine, Inter e Verona sono le squadre italiane impegnate in Coppa Uefa; i nerazzurri hanno ceduto Juary ed al suo posto hanno acquistato dall’Anderlecht il belga Ludo Coeck. Per i gialloblu, invece, si tratta dell’esordio assoluto nelle coppe europee; a rinforzare la squadra di Bagnoli, oltre agli stranieri Jordan e Zmuda, arrivano gli attaccanti Galderisi dalla Juventus e Iorio dalla Roma.

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La sera del 14 settembre 1983 la Roma fa il suo esordio in Coppa dei Campioni in uno stadio Olimpico stracolmo di entusiasmo; l’avversario è una “nostra” vecchia conoscenza, il Goteborg. In campo la Roma parte forte e attacca a pieno organico ma nel primo tempo il grande protagonista è il portiere ospite Wernesson che riesce a sventare tutte le minacce giallorosse. Nella ripresa il forcing della Roma produce finalmente i gol tanto attesi; prima Francesco Vincenzi, poi Bruno Conti ed infine Toninho Cerezo al termine di una travolgente azione, infliggono tre reti agli svedesi; il 3-0 finale è un ottimo risultato per ottenere al ritorno il pass per gli ottavi. Allo stadio Ullevi, il Goteborg passa in vantaggio dopo un solo minuto ma i giallorossi sono bravi a contenere gli attacchi svedesi e raggiungono il pareggio dopo un quarto d’ora della ripresa per merito di Roberto Pruzzo. Il successivo gol di Tord Holmgren serve solo per la soddisfazione degli svedesi, la Roma passa al turno successivo.

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Le sfide delle semifinali contro gli inglesi del Manchester United sono indubbiamente le più combattute fra le partite disputate in questa edizione della Coppa delle Coppe. La partita d’andata si disputa allo stadio Old Trafford l’11 aprile 1984: il risultato viene deciso al termine di uno scoppiettante primo tempo. Paolo Rossi, al termine di una travolgente azione in velocità, sblocca il risultato con un tiro che, deviato da Graeme Hogg spiazza il portiere Bailey. Quando al riposo mancano 10 minuti è Alan Davies a realizzare il gol del definitivo pareggio: la banda del Trap ottiene dunque un ottimo risultato in vista del ritorno in programma il 25 aprile al Comunale.

La posta in palio è l’accesso alla finale e le due squadre iniziano la partita a ritmi molto alti già dalle prime battute di gioco; la Juventus ha qualcosa in più e passa in vantaggio con un gol di Boniek dopo 13 minuti. Il Manchester fatica a reagire e deve ringraziare il proprio portiere, capace più volte di sbarrare la strada agli attacchi juventini. In una delle poche apparizioni nell’area bianconera però, i Red Devils trovano il pareggio con il giovane nordirlandese Whiteside a 20 minuti dal termine. Quando i supplementari sono ormai alle porte ci pensa ancora una volta Paolo Rossi, con un guizzo dei suoi, a trovare il gol del 2-1 che fa esplodere di gioia i tifosi bianconeri; la Juventus approda quindi alla finale dove affronterà il Porto.

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Il primo incontro ufficiale in una competizione europea per il Verona è decisamente impegnativo, un vero battesimo di fuoco contro la Stella Rossa di Belgrado. Nel catino dello stadio Bentegodi, ovviamente tutto esaurito, i gialloblu disputano una grande partita e si impongono per 1-0 per effetto del rigore realizzato da Fanna. Il risultato è striminzito al cospetto della mole di gioco prodotta dall’Hellas; un solo gol di vantaggio lascia apertissimo il discorso qualificazione.

Nel solito caldissimo stadio “Marakana” di Belgrado, il Verona non si fa intimorire né dal tifo jugoslavo, né dal rigore realizzato da Durovsky che pareggia i conti con l’andata. Un violentissimo tiro dalla distanza di Sacchetti, infatti, permette al Verona di pareggiare poco prima del riposo. Nella ripresa il nuovo vantaggio dei padroni di casa incendia il pubblico biancorosso, a domare le fiamme però, ci pensa con due azioni in velocità, Giuseppe Galderisi capace di segnare due reti con altrettanti pallonetti, il primo di sinistro e il secondo di destro.  Il Verona ottiene dunque la sua prima storica qualificazione con una vittoria che rimane di diritto nella storia del club scaligero.

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