Mediapolitika racconta la storia travagliata del Bari stagione 1991/92. Squadra partita con i sogni di gloria, a fine stagione retrocesse tra lo stupore generale. Ecco un estratto dell’articolo.
[…] E’ il maggio del 1991 quando il Bari guidato da Gaetano Salvemini batte nel nuovo stadio San Nicola il Milan per 2-1 con doppietta del brasiliano Joao Paulo e conquista la seconda salvezza consecutiva in serie A. Festa grande nel capoluogo pugliese, al punto che l’entusiasmo contagia anche il presidente Vincenzo Matarrese che in vista della nuova stagione promette di investire massicciamente e cullare sogni anche più ambiziosi della semplice salvezza; il patron pugliese dice che Bari è una grande piazza che non ha nulla da invidiare a quelle di Roma, Milano, Torino o Napoli, inoltre è rimasto impressionato dal miracolo del Parma che proprio nel campionato precedente ha raggiunto la qualificazione in Coppa Uefa all’esordio assoluto in serie A. In fondo, cos’ha Parma che non si possa trovare a Bari? […] Dalla Puglia partono l’estroso fantasista Pietro Maiellaro (venduto alla Fiorentina) ed il centravanti rumeno Florin Raducioiu (passato al Verona), ma vi arrivano pezzi da novanta come il giovane e talentuoso centrocampista croato Zvonimir Boban (che verrà ufficializzato solo a novembre) ed il mediano Angelo Carbone, entrambi provenienti dal Milan.
[…] Ma non è finita, perché dalla Juventus ecco il centrocampista di sostanza Daniele Fortunato ed il giovane e promettente attaccante Federico Giampaolo, dall’Inghilterra (Derby County) il colpo esotico, vale a dire il centravanti australiano Frank Farina che diventa così il primo calciatore proveniente dal continente oceanico a giocare in serie A, quindi due nuovi laterali mancini, dal Napoli Ivan Rizzardi, dall’Hajduk Spalato un altro croato, Robert Jarni. Ma, soprattutto, a Bari sbarca il colpaccio del calciomercato, il pezzo da novanta, ovvero l’attaccante della nazionale inglese David Platt, proveniente dall’Aston Villa.
[…] Il Bari continua a non vincere, perde 2-1 a Verona, 2-0 in casa della Juventus e la panchina di Salvemini incomincia a traballare pesantemente. Matarrese è deluso e arrabbiato, l’infortunio di Joao Paulo non può giustificare un mese nerissimo e senza successi; altro che zona Uefa, il Bari sembra il peggiore visto negli ultimi tre anni. Il presidente vuole dare una svolta alla squadra e al campionato, esonera senza pensarci tanto su Salvemini e chiama Zibì Boniek, reduce dalla retrocessione dell’anno prima alla guida del Lecce.
[…] Ma se sotto l’albero non ci sono regali, almeno nella calza della Befana non c’è il carbone perché alla ripresa del campionato il 5 gennaio il Bari riesce nella titanica impresa di vincere la prima partita del suo campionato battendo per 1-0 al San Nicola il Cagliari grazie al gol di Antonio Soda a 8 minuti dal 90′. E’ il successo della liberazione in casa barese, la fine di un incubo, Boniek esulta come se avesse scalato l’Everest, lo stadio non sa se applaudire o imprecare per tutto il tempo perso. Potrebbe essere il momento della svolta, il Bari perde a San Siro contro l’Inter, beffato da un gol in zona Cesarini, ma nell’ultima giornata del girone d’andata piega in casa la Roma rimontando con una doppietta di Platt lo svantaggio iniziale.
[…] La salvezza sembra ancora possibile per i biancorossi, ma le 4 sconfitte di fila rimediate contro Milan e Lazio in trasferta e contro Foggia e Napoli in casa tagliano definitivamente le gambe alla truppa di Boniek.
[…] Ma perché il Bari 91-92 è finito in serie B? […] Tante promesse e nessun risultato, tanto fumo e poco arrosto, e una delusione che a Bari ancora oggi sentono forte come allora.
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(MEDIAPOLITIKA.COM di Marco Milan)