(STORIEDICALCIO.ALTERVISTA.ORG – Foto WIKIPEDIA)
[…] Il più imprevisto degli scudetti bianconeri.
[…] Alla vigilia del campionato 1966/67 non c’erano onestamente le premesse per un rapido ritorno della Juventus ai vertici nazionali, con l’Inter euromondiale di Helenio Herrera che monopolizzava il proscenio, con un Bologna sempre battagliero, con Fiorentina e Napoli emergenti.
[…] Lo staff bianconero, pur con le note restrizioni, si muove per migliorare la potenzialità dell’attacco, il reparto meno brillante nelle stagioni precedenti. Arriva da Brescia il centravanti De Paoli, solido combattente, mentre dal Genoa, cui era stato prestato, rientra il lunatico ma dotatissimo Zigoni. Sulla fascia viene saltuariamente impiegato anche Favalli. Difesa e centrocampo restano come sono. Un paragone uomo a uomo con l’irresistibile Inter si rivelerebbe impietoso, ma il collettivo bianconero è di granito.
[…] Lazio e Mantova si riproporranno come arbitri decisivi nell’ultimo atto di questo campionato–thrilling. Anche il girone di ritorno ripropone inizialmente il testa a testa. A undici giornate dal termine, l’Inter piazza un altro allungo, apparentemente decisivo, guadagnando quattro punti di vantaggio. Paradossalmente è il Torino a venire in soccorso dei cugini. Con un gol del nuovo astro Meroni, vìola l’imbattibilità interna dei nerazzurri, che durava da cinque anni, e riporta in scia la Juventus. Dispetti, o favori, incrociati: subito dopo è il Milan, escluso dalle prime posizioni, a mettere sotto la truppa di Heriberto, ridando fiato agli stanchi campioni di Helenio.
[…] A tre giornate dalla fine va in scena Juventus–Inter. Con quattro punti di margine, i milanesi giocano per il pari e sembrano farcela, quando una prodezza di Favalli nella ripresa apre di nuovo i giochi. Juve a meno due, a 270 minuti dalla fine. La Juventus ha due trasferte consecutive, Mantova e Vicenza, dalle quali raccoglie tre punti, guadagnando un’altra lunghezza ai rivali. Alla vigilia dell’ultima giornata, Inter 48, Juventus 47. L’Inter deve chiudere il torneo a Mantova, la Juventus in casa contro la Lazio. Sia Mantova sia Lazio non hanno interessi di classifica.
[…] Imprevedibilmente, a Lisbona, l’Inter, favoritissima per l’ennesimo trionfo europeo, cede alla distanza al Celtic, che rimonta il gol di Mazzola e a sette minuti dalla fine perfeziona il sorpasso. Già provati da una stagione durissima, i nerazzurri accusano il colpo. A Mantova la squadra di casa non affonda i colpi, un pareggio già appagherebbe il suo orgoglio. Di Giacomo indirizza da lontano un tiro innocuo verso la porta interista, quasi un passaggio al portiere. Sarti si fa sfuggire dalle mani la palla che rotola in rete. Una papera incredibile, spiegabile forse col nervosismo. L’Inter, in altre occasioni, reagirebbe con furia, ma è svuotata di energie e annebbiata nei riflessi. Va incontro alla sconfitta con spenta rassegnazione, alla fine il Mantova è sinceramente dispiaciuto di aver proceduto a questa involontaria esecuzione.
[…] Intanto a Torino, dove le notizie hanno diffuso un entusiasmo delirante, Zigoni raddoppia per la Juve, rendendo inutile il gol della bandiera che la Lazio segna su rigore allo scadere. La Juventus ha scavalcato l’Inter sul filo di lana, è campione d’Italia per la tredicesima volta, con un punto di vantaggio.[…] L’ostinazione di Heriberto ha prodotto un risultato inimmaginabile e ha praticamente chiuso il ciclo dell’Inter del suo omonimo Helenio.
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