L’ex stella dell’Inter, campione del Mondo nel 1990, è stata “corteggiato” da Diego Armando Maradona, che lo avrebbe voluto con lui a Napoli
Lothar Matthaus ha raccontato al Daily Mail della sua amicizia con Maradona e del suo “rapporto” con la maglia indossata dalla leggenda argentina nella finale dei Mondiali del Messico ’86, in cui Matthaus e Germania Ovest furono battuti 3-2.
“La maglietta di Maradona? In 36 anni non mi è mai venuto in mente di farci dei soldi, anzi, è stato un onore per me poterla restituire agli argentini. Siamo stati ognuno all’addio al calcio dell’altro, ma solo una volta nella stessa squadra, all’addio di Platini nel 1988. Mi ha fatto l’assist per il mio gol e abbiamo passato una serata indimenticabile a base di birra”.
Nell’autobiografia Maradona ha detto che Matthaus era il suo più grande avversario… “Non avrò mai e non ho mai ricevuto un complimento più grande. Diego è stato il più grande del mio tempo. Nessuna persona al mondo aveva fatto ciò che ha reso possibile con un pallone da calcio, Diego è un dio in Argentina, ecco perché è stato speciale dare loro la maglia”.
E ancora: “Una volta Diego mandò dei tizi con una valigetta piena di soldi, per convincermi a venire a Napoli. Sono arrivato a un ristorante italiano alle 10 di sera, c’erano i miei agenti che mangiavano e bevevano con questi tizi. Mi hanno spiegato che potevo firmare un triennale con il Napoli, che Diego mi voleva. E c’era anche un bonus da 1 milione di marchi proprio sotto di me, in una borsa nera sul pavimento. Se fossi andato al Napoli sarebbero stati miei, altrimenti anche, a patto di non firmare con un’altra squadra italiana. Ho pensato che erano un sacco di soldi, quattro volte il mio stipendio, ma poi mi sono detto che non potevo essere comprato. Sono tornati a casa con i soldi e senza la mia firma”.