La Penna degli Altri

Tessari: “Liedholm mi disse … Andiamo a Roma a vincere lo Scudetto”

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AS ROMA MATCH PROGRAM (F. VIOLA) – 9 novembre 1958, esordio della Roma in Coppa delle Fiere. Si gioca ad Hannover, a 300 km da Moenchengladbach, dove giovedì sera la Roma sarà impegnata nella quarta gara del girone J. Quella gara finì 3-1 per i giallorossi e in porta al 21’ del secondo tempo entrò Luciano Tessari al posto dell’infortunato Cudicini. Luciano Tessari, che da giocatore ha collezionato 63 presenze e poi con la Roma è tornato anche da allenatore, con Liedholm. Insieme hanno lasciato un segno, un segno forte, lo scudetto.

Tessari, cosa ricorda di quella gara in Germania?
“Fu una bella partita. Una vittoria importante perché il calcio italiano in quel periodo non andava bene all’estero. Giocammo bene e vincemmo con merito. Passò alla cronaca la prestazione eccelsa di Filippo Tasso, all’esordio. Era giovanissimo e fu lui a segnare il primo gol. Poi all’Olimpico pareggiammo 1-1 e passammo il turno, sempre con un gol di Tasso”.

Che ricordo ha del giovane Tasso che mise la firma nel doppio incontro?
“Non so bene che cosa avvenne, ma rimase solo quell’anno se non ricordo male. E in quella partita giocò davvero benissimo”.

Lei veneto, come mai scelse la Roma, per tre volte da giocatore, da allenatore e poi per la vita?
“La Roma ti entra nel cuore. Da giocatore andai via la prima volta perché la squadra venne sfasciata quando retrocedemmo in B. Io andai in prestito a Firenze, ma i miei compagni si fecero valere e tornarono in A a fine stagione. Tornai nellaCapitale, ma a fine stagione di nuovo valigie… destinazione Palermo. Solo un anno in Sicilia e poi tornai a Roma per un po’”.

Qualche giorno fa è stata ricordata la scomparsa di Nils Liedholm, il vostro fu un sodalizio iniziato al Milan e poi continuato nella Roma…
“Il più grande allenatore del mondo. Iniziammo nelle giovanili del Milan e poi vincemmo tanto. La Roma lo voleva, il presidente Viola mi chiamò tante volte per convincerlo e un giorno gli dissi: ‘Mister, qui ci sono Milan, Inter, Juve, Torino,vincono sempre quelli, penso sia molto facile vincere con loro, ma vuoi mettere vincere a Roma?”. Dopo un silenzio e una pacca sulla spalla mi rispose: “Andiamo a Roma a vincere lo Scudetto”. E non lo diceva per dire… era convinto” […]

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