Luigi Bozino, uno dei presidenti più vincenti del calcio italiano. Mondo Sportivo ne ricorda le gesta in un articolo del quale vi proponiamo un estratto.
[…] Se c’è una persona che ha dato un contributo notevole al movimento calcistico italiano, questi è Luigi Bozino. La sua figura divenne rilevante agli inizi del ‘900, e non solo perché riuscì a portare in trionfo un club considerato di provincia, la Pro Vercelli. Ma perché fu anche un punto di riferimento in ambito nazionale, divenendo Presidente della FIGC nel 1920 e rimanendo in carica, anche se con mandati non consecutivi, fino al 1926. […] Con lui presidente la Pro Vercelli si rivolse anche ad altri sport, quali scherma, calcio e tennis, a cui si aggiunsero in seguito anche ciclismo, tamburello, bocce, atletica e hockey. […] La corsa dei bianchi di Bozino sembrava inarrestabile. […] La Pro Vercelli trovò però sulla sua strada un avversario grintoso, l’Internazionale, che riuscì a terminare la stagione regolare con gli stessi punti (25). Serviva quindi uno spareggio per decidere la vincitrice. Le date messe a disposizione dalla Federazione erano tre: 17 aprile, 24 aprile o 1 maggio. Il presidente Bozino rifiutò di giocare il 17. […] Non rimaneva che il 24 aprile, ma quattro calciatori della Pro Vercelli (Giuseppe Milano, Felice Milano, Giovanni Innocenti e Vincenzo Fresia) avevano ricevuto la convocazione dell’esercito per un torneo militare. A Bozino era stato assicurato che non si sarebbe giocato quel giorno, ma alla fine il direttivo federale scelse proprio il 24 aprile. […] E per protesta decise di far scendere in campo una formazione di ragazzini. La partita finì ovviamente in favore dell’Inter (10-3) ma Bozino venne osannato, diventando ancora più un personaggio leggendario tra la sua gente.
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(MONDOSPORTIVO.IT di Simone Galli)
Foto WIKIPEDIA