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Il Milan festeggiato a Lecce risponde con tre gol
Era il 10 Novembre del 1977 ed il pubblico del Via del Mare acclamava il Milan dello stratega Liedholm. Una “licenza” fino al caldo sud, approfittando della sosta causa nazionali.
I rossoneri dello svedese contro i giallorossi di Giorgis, in una sfida che salutava l’arrivo in Salento di Giorgio Biasolo, colonna del Milan di Rocco e di Maldini.
Sulla panchina del Lecce, pronto a subentrare, un giocatore dal fisico duro e dal grande baffone. Calzettoni abbassati e la caparbietà dello stopper consumato.
Il suo nome era Nicola Loprieno da Bari. Un classe ’43, proprio come il suo avversario diretto di quel giorno. La tenacia contro la classe, Loprieno contro Rivera.
Quel calciatore aveva costruito una grande carriera nel calcio di provincia, quello duro degli anni ’60 e ’70; partendo dalla seconda squadra di Bari, la Liberty, era riuscito ad approdare nella vicina Basilicata, alla corte del Matera del presidentissimo Salerno.
Lì avrebbe vissuto sei anni fondamentali, fatti di 194 presenze e di una stima incondizionata da parte dei tifosi. Era insuperabile Nicola.
Quel giorno del 1977 il compito difficile di marcare il più grande giocatore italiano. Se la caverà egregiamente Loprieno e con quel fenomeno rossonero scatterà anche una foto ricordo. D’altronde era il Lecce della storica promozione in B, quello che avrebbe portato agli anni ’80 delle soddisfazioni.
Terminerà di tirare calci ad un pallone soltanto qualche anno dopo.
Alla famiglia vanno le più sentite condoglianze da parte della redazione de Gli Eroi del Calcio.
Foto FANPAGE