La Penna degli Altri

Ascesa e declino del Maccabi Brno

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EASTJOURNAL.NET (Lorenzo Venuti) – […] Hakoah, Maccabi (o Maccabea), Sámason, Kadima e  Hagibor. Questi nomi al giorno d’oggi dicono poco, ma nei primi anni Venti l’associazionismo ebraico, specie nell’area dell’Europa orientale, portò un po’ ovunque alla fondazione di polisportive e centri culturali sionisti, spesso dotati di squadre calcistiche. Una vera e propria galassia di formazioni, la cui stella più luminosa era senza dubbio l’Hakoah Vienna.

[…] Nel primo dopoguerra il fenomeno esplose: centri polisportivi nacquero in tutto l’areale del vecchio impero asburgico, da Cluj a Oradea, da Novi Sad a Cracovia passando per Debrecen e Timişoara. Associazioni dove era sempre presente una formazione calcistica che, se di buon livello, poteva garantire gli introiti necessari alla sopravvivenza del club. […] Fu così che a Brno l’alta borghesia ebraica cittadina, impiegata nell’industria tessile, ebbe l’intuizione: sfruttare il calcio e una squadra sionista locale per effettuare una vera e propria operazione commerciale, garantendo l’approdo di giocatori di alto livello grazie alla migliore situazione economica della Moravia. Una vera e propria squadra di professionisti ante litteram […], ma il Maccabi andò oltre, finendo per assoldare anche giocatori non ebrei. A talenti come Árpád Weisz, poi divenuto famoso anche in Italia come allenatore di Inter e Bologna, si aggiunsero alla compagine ebraica importanti giocatori di religione cristiana, come Ferenc Hirzer, poi protagonista a Torino in maglia bianconera, Árpád Hajós e Gábor Obitz.

[…] Brno poteva essere astro nascente del calcio cecoslovacco? Forse. Ma mentre i giornali ungheresi tuonavano contro la formazione, ladra di talenti magiari da far giocare con la stella di David sul petto, anche a Praga la compagine era invisa.

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Foto: Formazione del Maccabi Brno contro l’Alessandria (1924) (“Il Calcio”, 5 gennaio 1924) 

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