Era il giorno dell’Immacolata del 2020 quando si decise di dedicare a Maradona la mostra Sinfonia di una felicità: Napoli es mi casa, un’esposizione temporanea, nata dall’intesa tra il direttore del museo Paolo Jorio, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, l’allora assessore alla Cultura e al Turismo del Comune Eleonora de Majo e l’assessore allo Sport, Ciro Borriello.
Come ricorda Il Mattino, riprendendo una nota del dicembre scorso, l’idea era quella di mettere sotto i riflettori quanto accaduto a Napoli, alla notizia della scomparsa di Diego Maradona. “Non saranno, però, solo parte delle migliaia di cimeli dei tifosi raccolti dal Comune all’indomani della scomparsa di Diego a far parte della mostra, ma anche immagini, foto, audio, suggestioni che aiuteranno a comporre un viaggio in una storia emozionante con tutto ciò che ha contribuito a creare e a donare a Napoli e agli appassionati di tutto il mondo una vera e propria sinfonia della felicità“.
Il Museo dedicato a Diego Armando Maradona si è rivelato un vero è proprio flop. Il sacrario pieno di ricordi e cimeli per la leggenda del Napoli si sarebbe dovuto trasformare in una mostra al Museo Filangieri ma tutto questo non è accaduto. Sciarpe, maglie, scarpini, fotografie, lettere sono ora stipate in un magazzino in attesa che la promessa venga mantenuta.
È passato quasi un anno ed è tutto fermo tra burocrazia, lavori al Museo, elezioni e dimissioni dell’assessore de Majo … la “grana” la risolverà il prossimo sindaco?
Fonte: Il Mattino