(ILGIORNALE di Toni Damascelli – Foto YOUTUBE)
Marco Tardelli si racconta a Il Giornale in una lunga intervista nella quale descrive la sua passione per il calcio e per la maglia azzurra. Eccone un estratto.
[…] Che cosa rappresenta la Nazionale?
[…] “E’ l’appartenenza, è la seconda pelle. […] Nessuno può capire che cosa provi quando ascolti l’inno e poi fuggi verso il gol”.
[…] Il Mondiale del 1970
[…] “Mi restarono impressi la voglia, il prodigarsi, la sofferenza di quella squadra, non soltanto il 4-3 con la Germania ma la finale contro il Brasile, pari fino a 20 dalla fine”.
[…] La differenza con la maglia del club
[…] “La maglia del club ha altro significato. Ti puoi affezionare ma è un sentimento differente, è una sensazione diversa. Quando indossi l’azzurro rappresenti il Paese”.
[…] Conserva delle maglie della Nazionale?
[…] “Una per me rappresenta un momento indimenticabile, una emozione fortissima, non è retorica, il gol segnato all’Inghilterra a Torino”.
[…] Lei oggi avrebbe paura a tornare in campo?
[…] “Avete in mente l’abbraccio di Riva a Rivera dopo il gol contro la Germania, quello di Bobby Moore a Pelè, il bacio mio con Michel Platini? Questo è il calcio: liberazione, festa e gioia”.
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