Maurizio Ganz, l’uomo che nel ’99, di fatto, fece vincere lo scudetto al Milan, si è raccontato al tifosissimo Pellegatti in una delle molto seguite dirette Instagram del giornalista di Mediaset.
Un racconto fatto di dettagli su quel goal e sulla sua esperienza in rossonero.
Naturalmente si parte con la rete contro la Sampdoria, non bellissima stilisticamente ma molto efficace.
“Quel goal inaspettato su calcio d’angolo di Ambrosini. Avrei potuto fare due cose: o calciare al volo o tentare di stopparla. Fortunatamente l’istinto d’attaccante mi ha portato a colpirla forte. L’arbitro avrebbe comunque dato rigore perché c’era un mani clamoroso. In più, senza quel goal, la Sampdoria si sarebbe salvata e noi non avremmo vinto lo scudetto”.
Ganz conferma che quel momento, quell’anno, rappresentano l’apice della sua bella carriera.
“Quando vinci uno scudetto ti rimane. Pensare di averlo vinto col Milan, ora che sono allenatore del Milan femminile, è una cosa strepitosa. Noi non eravamo i più forti. La Lazio era più forte”.
Un ricordo di quegli anni in cui l’attaccante ebbe modo di passare dall’Inter (dove aveva fatto comunque bene) alla squadra del presidente Berlusconi.
“Io ricevetti da Galliani mille telefonate. All’Inter era arrivato Ronaldo, io iniziavo ad avere poco spazio. In quel momento il Milan ed il Lecce avevano bisogno di attaccanti. Io scelsi il Milan. Io all’Inter avevo fatto benissimo. 15 goal il primo anno e 20 il secondo. Quando ho capito che mi avrebbero fatto giocare esterno decisi di cambiare. Caso vuole che dopo una settimana segnai nel derby di Coppa Italia”.
E una conferma di quanto la maglia a strisce rosse e nere abbia rappresentato davvero qualcosa di speciale per lui.
“Questo ambiente mi ha conquistato piano piano. Un amore a prima vista, un colpo di fulmine”.
Infine, le due reti più importanti del 1999.
“Oltre a quello contro il Parma e contro la Sampdoria, quello con il Piacenza perché ho segnato al 91esimo su punizione di Costacurta e sponda di Guli. Poi il calcio di rigore contro il Bari negli ultimi minuti, come sempre; quando sono partito, mi sono guardato intorno, ho preso la palla ed ho spiazzato il portiere”.
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Foto CALCISSIMO.COM