(ELPAIS.COM di Enrique Ortega – Foto MUNDODEPORTIVO)
In una intervista apparsa sul giornale spagnolo El Pais, Mauro Tassotti torna a parlare del 1994 e della famosa gomitata a Luis Enrique che gli costò 8 giornate di squalifica. Di seguito un estratto.
[…] “Ora ci salutiamo. Lo avevamo già fatto all’Olimpico di Roma, quando lui allenava lì e io ero assistente di Allegri con il Milan. Quel giorno è venuto a trovarmi, mi ha stretto la mano”.
[…] “Stavamo solo giocando a pallone. Ho allungato il braccio perché mi sentivo afferrato. Ho sbagliato e me ne sono pentito. Non l’ho mai negato. Non ho mai nascosto la mia responsabilità. Mi scuso di nuovo. Capisco anche che all’inizio non volesse accettare le mie scuse. Ma per me è stato un disastro. Avrei avuto l’opportunità di giocare una semifinale e una finale di un Mondiale a 34 anni. Ma ho sbagliato e il destino mi ha fatto pagare per questo. Nella carriera di un giocatore ci sono momenti belli e momenti meno belli e tutti devono essere accettati. Soprattutto quando la colpa è tua. Ho sempre sostenuto che fosse un gesto istintivo, che non era mia intenzione rompergli il naso. Non c’era nulla di premeditato. Non avevo niente contro di lui. Il problema fu che si ruppe il naso. Se non si fosse rotto, non sarebbe successo niente”.
Vai all’articolo originale