(LAREPUBBLICA di Maurizio Corsetti – Foto MARCA)
La Repubblica intervista Cesar Menotti, allenatore della prima Argentina che vinse il Mondiale del ’78. Ecco un estratto.
[…] Chi era per lei Maradona?
[…] “Era immortale ma non era Dio, non era un modello morale e non voleva esserlo, non era neanche Pelè. Quando giocava si, è stato il più grande del mondo”.
[…] Ma non era Pelè secondo lei
[…] “La pantera è di un altro pianeta, lasciamolo fuori. Ma Diego col pallone ha fatto cose incredibili”.
[…] Non bastarono al Mundial ’82
[…] “Senza le marcature criminali di Gentile e Tardelli e senza quell’arbitro Rainea ce l’avremmo fatta”.
[…] Maledetto è stato un artista maledetto
[…] “Dopo la squalifica per doping del ’90 mi disse: ‘Io devo essere infelice’ “
[…] Cosa ha significato quest’uomo per l’Argentina?
[…] “E’ appartenuto a noi ma anche a Barcellona e a Napoli. Perché era generoso, era una forza emotiva”.