GLIEROIDELCALCIO.COM – È venuto a mancare oggi, all’età di 81 anni a Santo Domingo, Luciano Gaucci. L’ex Presidente del Perugia, ma non solo, aveva scelto da molto tempo di vivere nella Repubblica Dominicana in seguito alle disavventure con il fisco italiano al quale doveva circa 40 milioni di euro a seguito della bancarotta proprio del Perugia calcio. Per questo reato patteggiò la pena di tre anni e riuscì a beneficiare però di un indulto.
Un imprenditore appassionato dell’ippica che sarà anche la sua fortuna. Una scuderia che diventa importante e la fortuna, o l’intuito, di trovare un cavallo, Toby Bin, che diventa campione e gonfia le tasche dell’imprenditore romano.
Poi il calcio, dapprima nella Roma di Dino Viola, poi presidente del Perugia per tredici anni, dal 1991 al 2004. Avrà il merito di portare gli umbri dalla C alla A. Raggiunge anche una semifinale di Coppa Italia nella stagione 2002-2003 e porta il Perugia a disputare la Coppa Uefa nella stagione 2003-2004 dopo aver vinto la Coppa Intertoto nel 2003. Gaucci è stato anche il proprietario della Viterbese dal 1997 al 2000 centrando anche una promozione in C1 e dando la panchina, per la prima volta nella storia, ad una allenatrice, Carolina Morace. Poi fu il patron del Catania dal 2000 al 2004, promozione in B, e Sambenedettese, sempre nello stesso periodo, 2 promozioni dalla Serie D alla C1.
“Quando arriva la notizia della morte di Luciano Gaucci, il pensiero corre agli anni passati con lui a Perugia. Con lui ho iniziato la mia avventura nel calcio e lo debbo, come ho sempre fatto, ringraziare”. Francesco Ghirelli, oggi presidente della Lega pro, ricorda così Gaucci, scomparso a 81 anni. “Poi il pensiero – aggiunge Ghirelli – va al dolore dei figli Alessandro e Riccardo, allora ragazzi splendidi e oggi uomini veri. Caro Luciano, riposa in pace”. ( fonte ANSA).
Vulcanico, forse troppo schietto e impulsivo. Un presidente vecchia maniera. Un Presidente e un uomo che non sapevi mai dove si poteva andare a parare. Nel bene e nel male. Un presidente che manca molto a tutti coloro che hanno amato e amano un calcio che non c’è più.