Il Museo della Fiorentina racconta la storia tramite le figurine
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La Penna degli Altri

Il Museo della Fiorentina racconta la storia tramite le figurine

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Il Museo della Fiorentina prosegue con la sua rubrica “Figurine Viola” e nella quinta parte si tengono in considerazione quattro stagioni da quella del 1936-37 fino a quella del 1939-40

1936-37

[…] Continua la grande smobilitazione, con la cessione di ben sei titolari: in porta viene promosso Baggiani dopo la cessione di Ugo Amoretti, passato alla Juventus assieme a Scagliotti; Bigogno e Perazzolo sono ceduti al Genoa, mentre Gringa e Neri passano alla Lucchese insieme al promettente attaccante Romagnoli. Mario Pizziolo si deve arrendere agli infortuni giocando una sola partita, la sua ultima nella Fiorentina, dopo sette anni in cui era stato grande protagonista. Il campionato finisce con il nono posto in classifica.

1937-38

[…] La Fiorentina retrocede in serie B. È l’esito di una lunga crisi economica. Questa la spiegazione data da Ottavio Baccani che in quella stagione dovette anche allenare la squadra: “le vicissitudini finanziarie portano a questo campionato una Fiorentina ridottissima, ombra della brillante squadra del 1933-36 sia per le tante partenze che per la mediocrità dei nuovi acquisti. La povertà dei quadri non permette ai viola di salvarsi dalla retrocessione”. Ecco raffigurati in due figurine a colori della Zaini due dei giocatori viola più significativi: il capitano Lorenzo Gazzari e l’attaccante Vinicio Viani II […]

1938-39

[…] La Fiorentina vince il campionato e torna in serie A. Ridolfi è riuscito ad allestire una buona squadra, con questa formazione base Griffanti, Piccardi, Magli, Cuffersin, Poggi, Michelini, Menti, Grolli, Di Benedetti, Celoria e Tagliasacchi. In rosa i giovani Innocenti, Pini, Parigi, Benelli, Paoletti e Mannelli e gli anziani Poggi I, Gazzari, Bortolini e Vecchi. S’impone l’ala destra Romeo Menti […]

1939-40

[…] Tornata in A la Fiorentina riuscì a salvarsi grazie al miglior quoziente reti. I viola finirono a pari punti con Napoli e Liguria (squadra che retrocesse assieme al Modena ultimo in classifica). Galluzzi subentrò in panchina a metà campionato e con lui i viola adottarono il “sistema” (WM), il gioco inglese che Ridolfi e Baccani volevano da tempo sperimentare nel campionato italiano. A fine stagione arrivò il primo trofeo con la vittoria della Coppa Italia 1940, questa la figurina dedicata al giocatore più forte che vestiva la maglia viola, un vero campione, l’ala destra Romeo Menti pubblicata dal giornale “Il Balilla”, Giornale per Ragazzi, che dava le figurine come omaggio […]

 

(MUSEOFIORENTINA.IT di Giancarlo Del Balio)

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