Musica Calcio: Ritmo e Gol
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Musica e Calcio: Ritmo e Gol

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Musica e Calcio: Ritmo e Gol

La musica è da sempre la colonna sonora della vita dell’uomo, dapprima composta dai semplici suoni della natura, poi, con l’aumento delle conoscenze umane e lo sviluppo dell’intelligenza, questi iniziò a costruire strumenti che producessero rumori armonici, iniziando a creare melodie che poi sono diventate sempre più un linguaggio: il linguaggio dell’anima.

Da qui al passaggio a diventare arte è stato breve, iniziando a contraddistinguere i vari stati d’animo dell’uomo stesso, dalla gioia al dolore, dall’amore all’odio.

Un’arte, rappresentata dalla Musa Euterpe nella mitologia greca, che trasmette emozioni, quindi, e perciò strettamente collegata al mondo dello sport, che delle esaltazioni emotive è forse l’espressione più alta e diffusa.

Le forme sono diverse: si va dagli inni pre competizione a quelli delle nazionali, o delle squadre di club, che si devono affrontare, e l’esecuzione dell’inno della propria patria provoca sicuramente una esaltazione che prepara alla competizione stessa nella sua immediata vigilia, una vera e propria colonna sonora che caratterizza l’evento, pur se nelle diverse esplicazioni dei vari contesti.

Esistono, poi, tutta una serie di discipline sportive che vedono la loro esecuzione contestualmente a quella dei brani musicali, si pensi alla ginnastica, alla danza sportiva, accompagnando il movimento, cadenzandolo, confermando il binomio tra sport e musica.

Ancora più connessa, intensa, è l’unione tra calcio e musica, in cui la seconda può rappresentare vari momenti del primo, ma con il calcio che si può definire quasi espressione musicale in campo.

Se, infatti, consideriamo alcuni degli elementi fondamentali della musica, come melodia, armonia, ritmo, riportandoli al calcio, ne abbiamo una prova concreta.

Come non trovare attinenza tra gioco e musica quando si assiste a uno sviluppo armonioso del primo, quando il ritmo in campo fa palpitare all’unisono il cuore dei protagonisti, giocatori e tifosi?

La definizione migliore del connubio tra calcio e musica l’ha, probabilmente, fornita Enzo Bearzot, Ct della Nazionale italiana Campione del Mondo a Spagna 1982: “Quando penso ai miei azzurri mi viene facile il paragone con un complesso musicale, con un’orchestra jazz. Sarà perché a me piace il jazz, un tipo di musica che nasce dalla sofferenza, che deve essere eseguita con una intensa partecipazione emotiva, col cuore […]. Il calcio non è diverso dalla musica, anche in campo contano l’affiatamento e il cuore, l’estro e la grinta: al momento giusto ci sta bene un «assolo», ma lo spartito devono conoscerlo bene tutti quelli dell’orchestra e alla fine gli applausi (o i fischi) vanno divisi tra tutti, in parti uguali”.

Studiando i vari aspetti che contornano il rito della partita prima, durante e dopo la stessa, possiamo individuare una vera e propria colonna sonora legata a essa, degna di essere studiata come una vera innologia.

Ritornando alle tre fasi citate, all’inizio individuiamo gli inni, quelli delle nazioni o delle singole competizioni, oggi quello più coinvolgente ed evocativo è quello della Champions League, Zadok the Priest, adattamento di Tony Britten di un inno per l’incoronazione composto da Georg Friedrich Händel.

Indimenticabile, per noi, resta Un’estate italiana, di Edoardo Bennato e Gianna Nannini, che accompagnò la nazionale azzurra a Italia 1990, anche se non fino alla vittoria.

Ancora più coinvolgente, sempre per noi, perché culminò con la vittoria della squadra di Marcello Lippi a Germania 2006, Seven Nation Army, dei The White Stripes, richiamata spesso ancora oggi.

Là dove, però, la simbiosi diventa perfetta è negli inni che fanno da colonna sonora alle squadre di club, in un turbinio di emozioni che vede il suo manifesto nel canto che intonano i tifosi del Liverpool.

Musica Calcio

Ha tutta una sua storia la canzone You’ll Never Walk Alone, intonata dalla Kop, la curva dei tifosi dei Reds, prima di ogni gara, un canto emozionante che fa veramente rabbrividire.

La canzone nasce oltreoceano, adattata per il musical Carousel nel 1945 su musiche di Richard Rodgers e testi di Oscar Hammerstein.

Capitava, allora, che negli anni Sessanta, nella città che già vibrava ai ritmi dei Beatles, quel tema musicale, ripreso dalla band Gerry and the Pacemakers e dal suo leader George Marsden, venisse proposto prima delle gare ad Anfield, e ne divenne la colonna sonora.

Un brano diventato così famoso da essere adottato anche da altre tifoserie, come quella del Celtic Glasgow in Scozia e del Genoa in Italia.

Proprio nel Bel Paese, terra canora per eccellenza, abbondano gli inni per le varie squadre.

Il più famoso di tutti, e anche il più conosciuto nel mondo, è quello intonato dai tifosi della Roma dagli spalti dell’”Olimpico”, “Roma, Roma, Roma”.

Musica calcio

In realtà la canzone, ascoltata per la prima volta allo stadio nel dicembre 1974, si intitola Roma (non si discute, si ama), scritta principalmente dal paroliere Giampiero Scalamogna in arte Gepy, e poi affidata all’esecuzione di Antonello Venditti.

Sugli spalti dello stadio romano, quando si esibiscono i giallorossi, è possibile, per la verità, ascoltare un altro brano del cantautore, Grazie Roma, che però, per stessa ammissione di Venditti, non fu scritto per lo scudetto della Roma del 1983, ma fu pubblicato casualmente, e fortunosamente, in quel periodo.

Famosi anche gli inni che accompagnano le partite del Napoli.

L’inno ufficiale degli azzurri è Quel ragazzo della Curva B, di Nino D’Angelo, anche questo uscito in concomitanza della prima vittoria dello scudetto, nel 1987.

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Spesso, però, dagli spalti del “Maradona” è possibile ascoltare un altro brano, ancora più coinvolgente e commovente, anche perché nato in circostanze tragiche:‘O Surdato ‘Nnammurato (Il Soldato Innamorato), scritta dal poeta Aniello Califano e musicata da Enrico Cannio risale al 1915, e descrive la nostalgia del soldato al fronte per la propria terra.

Particolare è l’inno che accompagna l’Inter, Pazza Inter, che fu inciso nel 2003 dagli stessi giocatori, mentre ben cinque sono stati nel corso degli anni gli inni che hanno accompagnato la Juventus, fino all’ultimo, Juve storia di un grande amore, musicato da Paolo Belli.

Il coinvolgimento diretto dei calciatori dell’Inter nell’interpretazione del loro inno ci introduce al capitolo che riguarda i calciatori – cantanti.

Molti, infatti, sono stati i giocatori che nel corso della storia si sono cimentati anche con il microfono, alcuni con successo, come Alexi Lalas, statunitense che negli anni Novanta giocò anche in Italia e che faceva parte di una rock band, I Gypsies; o il centravanti argentino Pablo Daniel Osvaldo che, lasciato il calcio, continua a esibirsi come frontman nella band El Barrio Viejo; ultimo Moise Kean, il centravanti della Fiorentina ha appena pubblicato il suo primo album.

Tanti sono, infine, i cantanti – tifosi: oltre al già citato Venditti, spiccano Madonna tifosa del Benfica, Rod Stewart del Celtic, i fratelli Gallagher, i famosi Oasis, del Manchester City, Elton John del Watford, di cui è stato anche presidente onorario.

Un connubio, quindi, tra musica e calcio molto solido, con i destini e i personaggi dell’uno che finiscono spesso per intersecarsi con quelli dell’altro.

La musica, colonna sonora del calcio come della vita.

GLIEROIDELCALCIO.COM (Raffaele Ciccarelli)

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allenatore di calcio professionista, si dedica agli studi sullo sport, il calcio in particolare, dividendo tale attività con quella di dirigente e allenatore. Giornalista pubblicista, socio Ussi e Aips, è membro della Società Italiana di Storia dello Sport (Siss), dell’European Committee for Sports History (Cesh), dell’Associazione dei Cronisti e Storici dello Sport (La-CRO.S.S.). Relatore a numerosi convegni, oltre a vari saggi, ha pubblicato: 80 voglia di vincere – Storia dei Mondiali di Calcio (2010); La Vita al 90° (2011), una raccolta di racconti calcistici; Più difficile di un Mondiale – Storia degli Europei di Calcio (2012); Il Destino in un Pallone (2014), una seconda raccolta di racconti calcistici; Lasciamoli giocare-Idee per un buon calcio giovanile (Edizioni del Sud, Napoli 2016). Per GliEroidelCalcio in convenzione S.I.S.S.

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