GLIEROIDELCALCIO.COM – Il Messaggero Sardo del Novembre 1969 celebra Claudio Olinto de Carvalho detto Nenè, con un articolo dal titolo “La stella nera rossoblù”.
A Cagliari è arrivato cinque anni prima, nell’estate del 1964, “cacciato dalla Juventus ad opera di un sergente ginnasiarca, il paraguagio Heriberto Herrera; venduto a rate, per un prezzo fallimentare, anche meno di quanto non valga un “brocco” di serie B. Un esilio più umiliante di quello di Carlo Alberto o di Ailè Selassiè. Il sangue blù che scorre nelle sue vene aveva ingannato tutti i grandi analisti torinesi che lo avevano liquidato, HH2 in testa, come un brocco qualunque”.
A Cagliari fu accolto senza grandissimi entusiasmi, anzi il concomitante arrivo in Sardegna della stella peruviana Alberto Gallardo, la perla nera, lo aveva relegato in secondo, a dir poco, piano.
La Star è Gallardo, si corre verso l’Amsicora, per vedere il peruviano, non certo il brasiliano. Nenè appare un pesce fuor d’acqua, in cerca di un ruolo. Si guadagna l’appellativo di “Calimero”, il pulcino piccolo e nero protagonista della pubblicità della Mira Lanza.
Se non bastasse contro la Fiorentina si raggiunge il massimo, o il minimo… “il Cagliari vince 1-0 a pochi minuti dalla fine della partita. Un disimpegno della difesa cagliaritana, giunge a Nenè a metà campo. La rovesciata al volo non riesce e il pallone torna verso l’area rossoblù, dove Orlando, bene appostato, approfitta dell’insperato regalo e pareggia. È la fine! La folla urla furiosa. Si profila la via dell’esilio ancor più triste ed umiliante”.
A questo punto inizia invece una storia diversa, il Cagliari nelle giornate successive comincia la famosa rimonta e Nenè ne è il profeta. Da problema a risorsa. Da Calimero a Stella nera … “… la medicina che dà alla squadra un gioco nuovo, veloce ed efficace. l mastini feroci non gli fanno paura, e sempre più spesso si inventa mastino pure lui, anche se il suo fisico ricorda molto di più la gazzella. L’appellativo di Calimero passa in eredità all’ex cecchino Gallardo. La folla ormai grida “Nenè. Nenè!” a gran voce. Il suo tocco di palla manda in visibilio, i suoi lanci lunghi e perfetti lasciano di stucco”.
A fine stagione sarà Campione d’Italia… una stella nera, rossoblù e tricolore.