Ieri e oggi sono due giornate che non rievocano bei ricordi delle squadre italiane. Sono notti di delusioni europee
Il 20 maggio e il 21 non sono date da ricordare per il calcio italiano. Il 20 maggio del 1992, a Wembley, i blucerchiati perdono la finale di Coppa Campioni. Il 21 del 1997, invece, i nerazzurri perdono ai rigori l’ultimo atto della Coppa Uefa contro lo Schalke 04. Due notti di delusioni europee.
Il cammino della squadra di Boskov nella Coppa Campioni di quell’anno è da incorniciare e, il sogno, svanisce solo a 8′ dalla fine del secondo tempo supplementare. Un bolide di Koeman, su calcio di punizione, batte l’incolpevole Pagliuca e regala al Barcellona la prima coppa dalle “grandi orecchie” della sua storia. L’ultima edizione della Coppa Campioni prima dell’arrivo della Champions League. Per quanto riguarda la Sampdoria resta il rammarico per la coppa svanita e per qualche scelta discutibile dell’arbitro come quella che ha portato al calcio di punizione che ha deciso il risultato.
Le delusioni europee dell’Inter
Se il 20 maggio del 1992 è una notte da dimenticare per quanto riguarda la Sampdoria, anche il 21 maggio del 1997 non è proprio un momento da ricordare per i nerazzurri. La squadra di Hodgson arriva in finale di Coppa Uefa e si trova contro lo Schalke 04. All’andata la spuntano i tedeschi per 1 a 0. Al ritorno l’Inter passa in vantaggio e i 90′ si chiudono sull’1 a 0. La partita va ai supplementari ma rimane fermo il risultato e sono necessari i calci di rigore. I nerazzurri sono più sfortunati e gli errori di “Pam Pam” Zamorano e di Winter regalano la coppa ai tedeschi.
Se il 21 maggio del 1997 è una data da dimenticare per i nerazzurri, il 20 del 1982 almeno in campo nazionale c’è una gioia da ricordare visto che, 40 anni fa grazie al pareggio con il Torino nella gara di ritorno, l’Inter vince la Coppa Italia.
Due giornate di delusioni europee ma qualche piccola gioia da ricordare c’è comunque.