(BARBADILLO.IT di Andreas D’Agosto)
Il sito Barbadillo.it racconta la storia del mitico Nottingham Forest di Brian Clough. Ecco un estratto.
[…] Clough era stato un attaccante dalla tenacia e dai numeri straordinari. Tra first e second division mise a segno 251 goal in 274 presenza tanto che Bill Shankly, storico allenatore del Liverpool, disse di lui ‘é peggio della pioggia a Manchester, almeno quella ogni tanto smette’. Non sono belli da vedere, al pari degli scarponi di Robertson, ma sono efficaci esattamente come deve essere il vestiario d’un soldato. Al termine d’un campionato sempre dominato si cuciranno sul petto il primo titolo nazionale chiudendo la stagione con la migliore difesa (24 goal subiti) e 64 punti, 7 sopra il Liverpool. Un abisso tenendo conto che all’epoca la vittoria regalava 2 punti e non 3. Peter Shilton sarà ‘player of the year’, secondo ed ultimo portiere a ricevere questo importante riconoscimento. Le grandi notti europee li attendono e loro si faranno trovare incredibilmente pronti.
[…] La Coppa dei Campioni 78-79 inizia subito con uno scontro fratricida clamoroso. Reds contro Reds. Il Liverpool si è qualificato al torneo grazie alla regola voluta da Bernabeu, secondo la quale i Campioni d’Europa in carica sono legittimati a difendere il titolo. […] L’andata si gioca al City Ground in un frastuono a stento sopportabile. I primi minuti mostrano subito quale sarà l’andamento dell’intera partita: una guerriglia. A centrocampo l’intensità è folle, ci sono entrate senza pietà che con il metro di giudizio attuale rientrerebbero nel penale. Al 27º però la scintilla. Il 22enne Gerry Birtles è in stato di grazia, parte titolare dopo un’ottima prestazione in campionato contro l’Arsenal all’esordio in prima squadra. E’ lui infatti l’uomo della provvidenza che sigla il goal del vantaggio con un semplice tocco a porta vuota. Phil Thompson, leggendario centrale del Liverpool, non manca di fargli notare immediatamente che un solo goal non gli basterà mai per passare il turno ad Anfield. Ci vuole poco più di un’ora per zittirlo. Barret vince due rimpalli a centrocampo trasformandosi in un muro, la palla arriva a Gerry che ha campo libero sulla fascia sinistra. Salta il terzino avversario che riesce però a sporcargli appena la palla; con un saltello da ballerino del Bolshoi arriva comunque perfettamente sulla sfera e crossa di prima intenzione sul secondo palo. Woodcock fa la sponda per Barrett che eroicamente ha assecondato il cambio di fronte. Il tiro al volo seguente è una palla di cannone nel sette. ‘e due ne bastano Phil?’ gli risponde finalmente Birtles con il tono canzonatorio tipico dei giovani. Al ritorno nel tempio del calcio la difesa regge contro tutto e tutti. Il punteggio di 0-0 gli regala il passaggio del turno. Questa vittoria da nuovo coraggio e consapevolezza all’intera squadra che si convince definitivamente dei propri straordinari mezzi.
[…] I campioni di Svezia del Malmö, orfani di Bo Larsson, entrano in campo con il loro classico 442 con pressing alto. Bob Houghton ha rivoluzionato il gioco scandinavo portando in auge questo nuovo sistema, e, da inglese, sa bene come imbrigliare i Reds. La partita è difatti molto tattica e fisica, le occasioni sono poche ma Robertson sul finire del primo tempo affonda il colpo. Lo Scozzese si beve letteralmente due difensori, arriva sul fondo e mette una palla meravigliosa sul secondo palo. Francis, arrivato a gennaio alla cifra record di un milione di sterline meno una, deve solo appoggiare in porta. Nel secondo tempo Ljungberg e compagni non sono mai pericolosi, i Reds amministrano il vantaggio con grande personalità. Arriva l’agognato triplice fischio, Il Nottingham Forest alla prima presenza continentale si laurea campione d’Europa. Il miracolo è compiuto ma non è ancora la fine.
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