CORRIERE DELLO SPORT (…) “Sì. In fondo, se soffro una claudicanza è stato per quella maglia. Ho dato una gamba per la Roma”
(…) “Non dormivo per le partite normali, figuriamoci il derby. Per me era una guerra sportiva totale. Con Chinaglia ci siamo frequentati in Nazionale. Era un uomo generoso, in Nazionale. Una volta I’ho anche accompagnato a Tor di Quinto”
Il ginocchio ti salta … “A ventidue anni e quarantasei giomi”.
Hai continuato a giocare per altri quattro anni”Si, ma non ero più io. Il Rocca calciatore finisce a 22 anni, quel giorno maledetto. Io credevo di poter recuperare, le ho provate tutte, ma qualcuno sapeva che non avrei più potuto giocare e, nonostante ciò, diede l’ok per farmi fare una tournée in America”
II medico sociale di allora, Lamberto Perugia. Perchè lo fece?
“Andatevi a guardare su You tube il video scioccante in cui parla di me. Perugia che dice ad Anzalone: “Presidente, mai visto in tutta la mia vita un disastro così, questo non gioca più” e Anzalone che si raccomanda di non dirmelo, “se no, un minuto dopo Rocca s’ammazza”
(…) Fu Helenio Herrera a volerti…
“Il grande mago. Ho un ricordo straordinario di lui. Era un grande professionista. La sera, in ritiro, passava sempre nelle camere. Una sera mi scappò di andare al bagno. Entrò e non mi trovò. Il giorno dopo mi ritrovai una multa che erano tre mesi di stipendio”
Non hai provato a parlarci?
“E chi osava? Ero talmente intimorito. Chiesi a Del Sol d’intercedere per me. Alla fine, me la tolse la multa” (…)