“PALI AZZURRI, Almanacco Illustrato dei Portieri Azzurri”: la recensione di Massimo Prati

La recensione del libro “Pali Azzurri”

Massimo Prati, sul suo profilo facebook, ha fatto una recensione del libro “PALI AZZURRI, Almanacco Illustrato dei Portieri Azzurri”, di Pierluigi Larotonda. Questo il suo pensiero:

“Dico subito che, rispetto all’autore, mi lega un sentimento di affetto e di stima. Pierluigi conduce da anni a RadioCanale7 una trasmissione dal titolo “Racconti Urbani”, di cui sono stato più volte ospite, presentando un mio romanzo su Genova e i miei due volumi sul calcio anni Settanta. E devo dire che sono sempre rimasto favorevolmente colpito dalla professionalità della sua conduzione e dalla sua capacità di approfondimento.

Da segnalare in entrata anche la bella prefazione di Giovanni Galli, portiere di Fiorentina, Milan, Napoli, Torino e della Nazionale che -tra le altre cose- propone brevi ma suggestive rievocazioni letterarie”.

Il contenuto

Venendo invece al contenuto dal libro, il lavoro di Pierluigi è una gradevole carrellata, fatta di una serie di primi piani, su portieri noti e meno noti del calcio italiano, tratteggiati con uno stile narrativo coinvolgente e originale.

Tra i nomi celebri si annoverano quelli dello stesso Galli, che abbiamo appena citato e di Albertosi di cui scopriamo dettagli poco conosciuti. Poi, Valerio Bacigalupo del “Grande Torino”, di cui si rievoca l’esordio in azzurro a Bari contro la Cecoslovacchia, il 14 dicembre 1947. Procedendo con salti in avanti nel tempo e rapidi movimenti a ritroso arriviamo alle pagine dedicate al “giaguaro” Castellini che partono dalle sue prime esperienze col Monza. E poi Gianluigi Donnarumma, con una storia ancora in divenire ma che, in azzurro, vanta già un titolo europeo. Ci sono poi i curiosi casi di Giorgio Ghezzi e Lorenzo Buffon, caratterizzati dalla comune militanza nei due club meneghini inframmezzata, in entrambi i casi, da una stagione di transizione nel Genoa. A proposito di portieri che hanno indossato la casacca del Genoa, degno di nota anche il più recente caso di Mattia Perin.

Ovviamente, non possono mancare i doverosi omaggi ai portieri azzurri Campioni del Mondo: Gianpiero Combi (1934), Carlo Ceresoli (1938), Dino Zoff (1982) con un capitolo a chiusura del libro e Gianluigi Buffon (2006), a difesa della porta azzurra per oltre vent’anni.

I numeri uno meno famosi

Tra i numeri uno meno famosi troviamo i nomi di Amoretti, portiere sampierdarenese degli anni Trenta, con esperienze nella Dominante, nel Genoa, nella Fiorentina e nella Juventus. Poi, Bugatti, primo portiere della SPAL in serie A, in seguito passato al Napoli.

Del periodo pionieristico, belle le pagine dedicate all’interista Piero Campelli, a Mario De Simoni, primo portiere della nazionale italiana, e al vercellese Giovanni Innocenti.

Nell’insieme, la lettura di questa pubblicazione è agile, ben curata e gradevole, grazie alla capacità dell’autore d’impreziosire la narrazione con ulteriori dettagli extracalcistici, di natura storica, culturale, letteraria e sociale, ma anche in ragione della presenza delle illustrazioni di Stefano Cipolat che accompagnano i testi.

Tra i vari disegni di questo bravo artista, a mio avviso, menzioni speciali per quelli dedicati a Gianpiero Combi e a Paolo Conti. Bellissima, inoltre, l’illustrazione di Giovanni De Prà che desta grandi emozioni al genoano autore di questa recensione”.