(MEDIAPOLITIKA.COM di Marco Milan)
Il sito Mediapolitika, nella consueta rubrica del Lunedì dedicata al calcio vintage, dedica un articolo a Paolo Baldieri. Ecco un estratto.
[…] Paolo Baldieri nasce a Roma il 2 febbraio 1965, è un grande tifoso della Roma e la domenica affolla come tanti altri appassionati gli spalti dello stadio Olimpico. […] Attaccante mancino, magro e scattante, assai dotato tecnicamente, Paolo Baldieri colpisce immediatamente i suoi allenatori che dopo un po’ ne tracciano il profilo: se aggiunge un po’ di cattiveria al talento, allora può sfondare anche ad alti livelli.
[…] Nel 1981 gli osservatori della Roma lo notano e Baldieri entra a far parte del settore giovanile romanista, una specie di sogno per un ragazzino cresciuto a pane e Roma, pronto a far tutta la scalata fino alla prima squadra. Una sfida vinta neanche facilmente perché Baldieri è l’unico ragazzino proveniente dalla Romulea. […] Passa un anno ed il suo nome inizia a circolare anche attorno alla prima squadra, tanto che Nils Liedholm, allenatore romanista, va a guardarsi una partita della Primavera appositamente per vedere questo attaccante tutto sinistro e capire se possa fargli comodo in prima squadra. Bastano pochi tocchi di palla per far comprendere a Liedholm che la stoffa c’è: Baldieri viene aggregato nell’estate del 1982 alla Roma che circa 9 mesi più tardi vincerà lo scudetto.
[…] Il tanto sospirato esordio in serie A per Baldieri avviene il 6 maggio 1984 durante Catania-Roma. […] Ma nella Roma il posto non c’è e allora nell’estate del 1984 Baldieri finisce in prestito al Pisa in serie B dove inizia a giocare con continuità ed è protagonista della promozione dei toscani in serie A in coppia con l’olandese Wim Kieft. […] Il successo dei pisani nella Mitropa Cup, vinta in finale 2-0 contro gli ungheresi del Debrecen, rende la stagione un po’ meno amara per la squadra e rilancia Baldieri in ottica Roma. Stavolta, infatti, la società giallorossa lo riporta all’ovile, soddisfatta dal suo biennio in Toscana, condito da gol, giocate ed una maturità acquisita in serie B e nel fango della lotta per non retrocedere, nonché con la nazionale under 21 di cui Baldieri è grande protagonista agli europei di categoria, persi dagli azzurrini nella finale con la Spagna.
[…] Su di lui si fiondano diversi club di serie A e alla fine la spunta l’Empoli, proprio la squadra a cui l’ex romanista ha realizzato tutti i suoi gol dell’ultima stagione. Il campionato dei toscani è però un calvario, oppressi dalla penalizzazione e da una retrocessione quasi annunciata già ad inizio anno; Baldieri segna solo una rete, poi va a giocare in serie B ad Avellino dove i gol sono 6 e dove le ottime prestazioni gli valgono il coro personalizzato della curva irpina sulle note di La Notte Vola di Lorella Cuccarini. Dopo un fugace e poco convincente ritorno alla Roma nella stagione 1989-90 (11 presenze e nessuna rete), Paolo Baldieri intuisce che la sua carriera può continuare solamente in provincia: Pescara in serie B (19 presenze ed un gol nel 90-91) e poi Lecce, sempre nel torneo cadetto, sono le sue tappe successive. Proprio in Salento, l’attaccante trova un altro amore, quello per la terra leccese che lo accoglie e lo coccola come un figlio nonostante arrivi in Puglia con l’etichetta di punta brava ma poco concreta sotto porta. Il primo anno per il Lecce è complicato, la formazione giallorossa evita la serie C solo nelle battute finali, ma si rifà l’anno successivo quando sotto la guida di Bruno Bolchi raggiunge la promozione in serie A grazie anche ai 3 gol messi a segno da Baldieri.
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