(SPORTMEDIASET.IT di Matteo Dotto)
Sportmediaset realizza un articolo su Paolo Benedetti, centrocampista di Pistoiese e Genoa (tra le altre). Ecco un estratto.
[…] Paolo Benedetti […] comincia la sua carriera da professionista a soli 17 anni nella Lucchese, in C1. Lo lancia e lo valorizza il triestino Marino Bergamasco, vecchio amico e sodale del Paron Nereo Rocco. Due anni in rossonero e poi dalla C2 (dove la Lucchese era scivolata nel ’79) il triplo salto in Serie A. Sempre in Toscana, a Pistoia. La maglia è arancione, la stagione per certi versi storica: la prima (e finora unica) della Pistoiese nella massima serie. Tra i suoi compagni di squadra tre sono a fine carriera ma con importante pedigree: Mario Frustalupi, regista sopraffino vincitore di due scudetti […] ; Mauro Bellugi, arcigno stopper titolare ai Mondiali d’Argentina del ’78; Marcello Lippi. […] Benedetti, da debuttante, fa cose egregie. Firma, per esempio, il primo gol in A della Pistoiese: 21 settembre 1980, seconda giornata, 1-1 contro un’Udinese che pareggia solo all’87esimo con Acerbis. Segnerà 4 reti in tutto nel suo primo torneo di A e tutte portano punti. […] Sotto la guida di Rino Marchesi il Napoli però delude e non va oltre il quarto posto. Benedetti soffre forse il salto dalla tranquilla provincia toscana alla calda metropoli partenopea e così a fine stagione risale la Penisola e approda al Genoa. Rimane tre anni in rossoblù: una sofferta salvezza, una retrocessione e un campionato di B. Ma Benedetti a Genova diventa presto un idolo. [….] La B, anche se a Marassi è un re, gli va stretta. Così nell’estate ’85 torna nella massima serie e passa all’Avellino. Nella prima stagione in Irpinia stabilisce il suo record personale di gol: 5, soltanto Ramon Diaz (con 10) ne segna di più in quell’Avellino. Come a Genova, Benedetti rimane tre anni anche in Irpinia. Nell’estate ’88, con l’Avellino retrocesso, Carletto Mazzone lo chiama a Lecce. […] Genoa, Avellino, Lecce: ovunque Paolino il biondo, dopo gli esordi con Pistoiese e Napoli, ha lasciato grandi ricordi e firmato gol indimenticabili. Per bellezza e/o importanza. […] Zeru tituli in carriera ma numeri comunque importanti: in A 28 reti (quasi tutte belle e mai banali), con il rimpianto di non aver mai vestito l’azzurro della Nazionale A per un “tuttocampista” completo in possesso di corsa e senso tattico, bravo a impostare, a rifinire e a concludere.
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