La Penna degli Altri

Pellegrini, una vita rovesciata. Dal debutto a 17 anni all’oblio

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AVVENIRE (Sergio Taccone) – Lo scandalo del calcioscommesse del 1980 ha segnato in maniera indelebile la carriera di alcuni giocatori. Da quel deragliamento vi fu chi non riuscì a riprendersi. Tra questi, Stefano Pellegrini, classe 1953, scomparso due anni fa […] un interrogativo assillò Pellegrini: come sia stato possibile falsare una partita, Avellino-Perugia 2-2, nella quale non aveva nemmeno giocato. «Mi presi cinque anni di squalifica – ricordò con immutata amarezza parecchi anni dopo – quando invece Paolo Rossi, che era in campo, ne prese soltanto due. Forse perché io non ero nel frattempo stato acquistato dalla Juventus». Dopo gli inizi nella Tevere Roma entrò nel vivaio romanista. Il suo esordio in prima squadra, nel marzo 1971, fu indimenticabile: Helenio Herrera lo schierò a sorpresa, non ancora diciottenne, in un Roma-Lazio. […] Stefano non demeritò. D’autore fu la sua prima rete in A: una rovesciata acrobatica che non diede scampo a Pianta, portiere dell’Atalanta guidata da Corsivi dopo una prestazione da incorniciare con Pellegrini che evidenziò una morbidezza di palleggio degna di nota. Per la giovane mezzala fu un pomeriggio di applausi, osannato a fine partita dai 50 mila tifosi giallorossi che gremivano l’Olimpico, tornati ad assaporare il dolce gusto della vittoria dopo due mesi di digiuno. Momenti che alimentarono speranze e previsioni ottimistiche sul futuro del giocatore, appena diciannovenne, inserito in una piccola Roma con poche ambizioni. […] Con Agostino Di Bartolomei formò la miglior coppia di mezzali della prima metà degli anni 70 a livello di squadre primavera. […] Scese in C, indossando la maglia del Barletta, poi a Bari prima della risalita in A con l’Avellino dove trovò il buon Rino Marchesi, tecnico che lo impiegò finalmente a centrocampo. […] «Mi svegliai una mattina convinto di non essere più un giocatore di calcio», confidò dopo il condono della squalifica. La sua carriera si concluse a fari spenti nei 1984, lasciandogli la sensazione amara di non essere mai completamente sbocciata. Nel marzo di due anni fa, non avendo ancora compiuto 65 anni, lo colse la morte. […]

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