Pino Taglialatela raccontato da Il Napolista. Ecco uno stralcio.
Pino Taglialatela. […] Con lo stadio San Paolo che era la sua Gotham City. Dove alla domenica il suo volo catturava gli sguardi di ottantamila spettatori. Pino Taglialatela, era quel Batman. E mentre l’ identità di Bruce Wayne era a tutti sconosciuta, quella di Pino correva sulla bocca di tutto il campionato di calcio italiano. Perchè nessuno avrebbe mai potuto dubitare che lui e solo lui era l’autentico Batman dei prati verdi. Bastava vederlo volare. Perchè volava. Un po’ Albertosi, un po’ Castellini. Con l’audacia di Preud’Homme. La plasticità di Cudicini. E lo stile di Zamora. Aveva la capacità di trasformare una parata in un quadro. La cornice erano i pali. Dentro i quali trovava il suo incastro. La sua parata era un blocco di granito che lui rendeva plasmabile. Con il suo gusto estetico legato all’ iperbole. […] Visse una delle domeniche più tristi della storia azzurra. Quella di Parma, quando in un sabato spettrale di aprile gli scudati emiliani, imbottiti di ex azzurri, precipitarono il Napoli nella seconda divisione. Ma lui, Pino non si tirò mai indietro. Il suo modo di vivere la maglia azzurra restò immutato. Il suo amore per il Napoli non vacillò mai.
Vai all’articolo originale
(ILNAPOLISTA.COM di Stefano Iaconis)