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Una maglia, una storia … Il Pisa 1981-82 di Aldo Agroppi promosso in Serie A

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La maglia del Pisa 1981-82

Quinta tappa del nostro viaggio attraverso le maglie dei club della bellissima toscana. Dopo Livorno, non potevo non spostarmi nella vicina e acerrima rivale Pisa, che, proprio negli anni Ottanta, ha scritto delle bellissime pagine del calcio nostrano sotto la gestione del “presidentissimo” Romeo Anconetani. La maglia del Pisa che presento oggi , nelle sue attuali caratteristiche, è quella che il club nerazzurro utilizzò nel campionato di Serie B 1981-82.

La maglia, in acrilico pesante e a maniche lunghe, è stata prodotta dalla Puma, già fornitore tecnico della stagione precedente, il cui inconfondibile marchio troviamo sulla parte superiore della maglia, appena sopra lo sponsor commerciale, il primo della storia nerazzurra, “Fruttosello Spagnoli”, una merendina ripiena di marmellata inventata da Gianni Spagnoli, ex dirigente della Perugina e prodotto dall’omonima azienda del comune di Sambuca in Val di Pesa. Lo sponsor si trova in una toppa in vellutino di colore bianco, applicata sulla maglia. Esiste anche una versione più rara con la toppa dello sponsor in vernicetta, di solito posta in posizione più bassa rispetto alla toppa in vellutino.

La toppa dello sponsor Fruttosello in vellutino e lo stemma della Puma

La maglia reca, sia davanti che dietro, cinque larghe strisce verticali nere, inframezzate da quelle blu. Sui lati la maglia è blu come le maniche, mentre all’altezza delle spalle, troviamo una striscia di colore nero che arriva fino ai polsini dello stesso colore. Anche il colletto è nero e presenta uno scollo a V.

Il particolare del numero 3 in stoffa

Sul retro il numero 3 è in un tessuto di stoffa. Connotazione particolare, è che nel Pisa, il numero è in questo tessuto, mentre per altre squadre rifornite da Puma (cito, ad esempio, la Cremonese), il numero era invece in similpelle.

Chi ha indossato la maglia: Mariano Riva

La maglia proviene ed è stata indossata dal terzino sinistro Mariano Riva. Nato e cresciuto a Tortona nelle file dei “leoncelli” piemontesi, Riva debuttò a Novara, in serie B, all’età di 19 anni e lì rimase per tre stagioni, collezionando 80 presenze nelle fila della squadra biancoblu. Dopo altre due stagioni nella vicina Casale, Riva visse da protagonista il doppio salto dell’Udinese dalla C alla A debuttando anche in massima serie. Dopo una stagione a Cesena in B sempre da titolare, Riva ritornò in A con il Como nella stagione 1980-81.

Da qui il trasferimento a Pisa, dove, proprio nella stagione di questa maglia, conseguì un’altra promozione in serie A e un’altra stagione da titolare in massima serie (1982/83). Dopo Pisa, altri due bienni, uno in B ad Arezzo, l’altro in C a Terni. Riva vanta complessivamente 55 presenze e 3 reti in Serie A e 245 presenze e 10 reti in Serie B.

Mariano Riva ai tempi del Pisa

La stagione 1981-82 del Pisa: la cavalcata verso la Serie A

La panchina del Pisa venne affidata per quella memorabile stagione al giovane tecnico piombinese Aldo Agroppi con non tanto celate velleità di salto di categoria. La squadra, effettivamente, si dimostrò molto solida e si posizionò ben presto nella parte di sinistra della classifica.

Il Pisa con questo modello di maglia

Il giovane allenatore Aldo Agroppi

Grazie alla straordinaria vena realizzativa della mezz’ala napoletana Pasquale Casale, capocannoniere della squadra con 15 gol stagionali, ma anche dei gol dell’attaccante Alessandro Bertoni (10 gol stagionali) e dei centrocampisti Enrico Todesco e Roberto Bergamaschi, il Pisa ottenne una meritata promozione in massima serie con 47 punti finali, gli stessi di Verona e Samp che avevano però una migliore differenza reti.

Roberto Bergamaschi con questo modello di maglia

Tre sole le sconfitte dei nerazzurri, a Varese e Verona ed in casa con la Samp. Per Mariano Riva anche un gol, realizzato il 1° novembre 1981 nella gara interna con la Sambenedettese.

Il Pisa promosso in A nell’ultima gara con la Reggiana (13 giugno 1982)

Grazie al mio amico Ciro anche per questo pezzo di storia!

GLIEROIDELCALCIO.COM (Enrico Di Mauro)

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