Tra i tanti protagonisti della storia della Roma, c’è un brasiliano dal fisico asciutto e dalla faccia simpatica. Non un attaccante estroso e tecnicamente sublime, ma un difensore efficace e anche elegante.
I tifosi giallorossi lo hanno iniziato ad amare nel 1990 e, per 13 lunghi anni, lo hanno acclamato e supportato.
330 presenze impreziosite da una Coppa Italia vinta nel 1991 e, soprattutto, dal grandissimo scudetto 2001.
Stiamo parlando, naturalmente, del mitico Pluto Aldair.
Recentemente, l’ex capitano della Roma ha concesso un’intervista al canale ESPN Brasile durante la quale ha raccontato diversi aneddoti riguardanti la sua fantastica esperienza tra i lupetti.
Si è soffermato sul periodo con Zeman in panchina, raccontando di come sia diventato capitano della Magica.
“C’è stato un voto tra i giocatori per chi sarebbe stato il capitano della squadra, dopo che il precedente capitano era partito. Avevano diverse opzioni, ma la maggior parte mi ha eletto capitano della squadra“.
Una fascia ceduta verso la fine degli anni 90 a favore di quello che sarebbe diventato l’ottavo re di Roma, quel Francesco Totti amato e osannato da tutto il pubblico capitolino di fede romanista.
“Ho pensato a cosa significasse Francesco Totti per il club e la città. Era un tifoso del club e uno dei giocatori più talentuosi. La mia speranza era che diventasse ciò per cui era nato. Ho fatto la scelta giusta. Francesco è un ragazzo di poche parole, anche io ero così. Parlava pochissimo, solo quando doveva farlo nello spogliatoio. L’ho visto crescere e sapevo che sarebbe diventato quello che era. Ci sono pochi giocatori come lui nel calcio, ha trascorso tutta la sua carriera in una sola squadra“.
Naturalmente non poteva mancare un racconto su quell’anno magico, l’anno che consegnò l’ultimo e meritatissimo scudetto alla squadra allenata da Fabio Capello. Una squadra fortissima, con un Totti strepitoso ed un Batistuta irrefrenabile.
“Essere campione della Roma è stato fantastico perché il club ha pochi scudetti nella storia. Bellissima festa in città, durata quasi tutto il mese.”
Pluto Aldair, l’uomo per il quale la Roma decise di ritirare la maglia numero 6 nel 2003 (poi rimessa a disposizione dei giocatori nel 2014 anche per scelta dello stesso), conclude con una dichiarazione d’amore eterno alla città ed al pubblico giallorosso che lo ha acclamato per più di un decennio.
“La mia relazione con i fan della Roma è una passione, è come se fossi nato nel club.”
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