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24 Aprile 1910: il primo, contestatissimo, scudetto dell’Inter

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(GLIEROIDELCALCIO.COM – Andrea Gioia)

La fine indecorosa di un campionato accanitamente combattuto (Gazzetta dello Sport, Lunedì 25 aprile 1910)

 

Di storie sul calcio dei primi del ‘900 ce ne sono tantissime, tutte diverse e tutte molto particolari.

E spesso “ci fa un pò strano” ascoltarle, abituati come siamo ad un professionismo irrefrenabile.

In più di cento anni sono cambiati i costumi, è cambiato il Paese Italia, si è modificato il linguaggio giornalistico ma è rimasto intatto il gioco (o giuco) e la sua capacità di attirare sempre nuova gente.

Con queste premesse di base, fate un passo indietro e provate ad immaginare una Domenica di 110 anni fa, magari Domenica 24 Aprile 1910.

Questa è una data importante per il calcio italiano e lo è anche l’anno.

Quello, infatti, era il primo campionato svolto a cavallo tra due anni solari, dall’autunno ’09 alla primavera ’10.

Quella Domenica di fine Aprile si affrontavano due squadre arrivate a pari punti alla fine del torneo: da una parte l’Internazionale, intraprendente e affamata compagine milanese, dall’altra l’affermata Pro Vercelli, vincitrice delle ultime due edizioni del torneo.

Il professionismo nel panorama calcistico italiano sarebbe arrivato molti anni dopo; l’Italia amava soprattutto il ciclismo e badava poco alle gesta di ragazzetti  in calzoncini che prendevano a calci un pallone.

I calciatori erano prima e, soprattutto, lavoratori; lo sport non permetteva introiti necessari al sostentamento.

E così, proprio per questo motivo, quel giorno la Pro Vercelli era impossibilitata a schierare molti dei suoi giocatori titolari. 

Nulla di strano, penserete voi.

In un comunicato destinato a Milano sponda nerazzurra, si specificava che, nel caso di mancato rinvio, l’Internazionale avrebbe giocato contro la quarta squadra vercellese.

L’Internazionale decise di non prendere sul serio quella comunicazione.

Quello che ne nacque sul terreno di gioco dello stadio di Vercelli fu uno dei primi esempi di plateale protesta sportiva: un’anticipazione di quello che sarebbe avvenuto il 10 Giugno del 1961 tra la Juventus e la stessa Inter.

La Pro Vercelli, con il dichiarato intento di far rimandare la partita a data diversa,  si presentò in campo con un 11 composto solo da ragazzini, come promesso.

Ma la partita si giocò e l’Internazionale si impose con il risultato scontato di 10 a 3.

Quello che si racconta su quell’incontro ha del mitologico; ci sono versioni statistiche che assegnano qualche goal in più alla squadra milanese o racconti che vogliono i giocatori ospiti coperti di ogni ingiuria conosciuta.

Poco importa.

L’Internazionale è Campione d’Italia per la prima volta nella sua storia.

La Gazzetta dello Sport del giorno successivo, a firma Magni, definirà quanto avvenuto come una “nuova e sottile forma di teppismo sportivo”,  redarguendo duramente la neo nata F.I.G.C. e spingendola a prendere provvedimenti per evitare il ripetersi di simili farse sul campo (“La Federazione dispone dell’arma potente della squallida e di quella seccante della multa. Come e in che misura vorrà e saprà adoperarle?”).

L’Internazionale, dal canto suo, affiderà alla stessa Gazzetta dello Sport uno sfogo contro la federazione nel quale dichiarerà la sua intenzione di non disputare assolutamente nessuna gara della stagione 1910-11 contro la, ormai nemica, Pro Vercelli (“Ma dichiariamo subito a questa On. Federazione, che, mentre ci presenteremo l’anno prossimo a difendere un titolo che – a parte l’ultima burletta – ha pure il suffragio di numerose e sufficenti vittorie, ci rifiuteremo assolutamente di misurarci con la Pro Vercelli, e faremo, alle nostre squadre di  ogni categoria, dichiarare, contro qualunque squadra della Pro Vercelli, forfait, perché noi siamo degli uomini di sport, e non vogliamo essere da nessuno, tramutati in pagliacci.”).

Che calcio romantico, un calcio d’altri tempi!!

Fantastico!!!

 

Gazzetta dello Sport, 25 Aprile 1910:

“La Pro Vercelli ha mantenuto la sua promessa, mettendo in linea, contro gli uomini dell’Internazionale, la sua quarta squadra. La società vercellese, con una nuova e sottile forma di teppismo sportivo, ha voluto dimostrare come essa, più che mai, ponga sotto i piedi autorità di Federazione, dignità sportiva e obblighi di ospitalità.”

“Ah che lezione rappresentavano per l’italiana squadra vercellese, i pallidi giocatori italo-stranieri dell’Internazionale, muti come soldati in consegna, coi denti stretti e gli occhi lacrimosi sotto la valanga delle allegre contumelie, sotto lo strepito degli ironici applausi e delle grida di scherno!”

“ Si fecero giustamente applaudire i giovani giovanetti vercellesi per il coraggio dimostrato contro i campioni dell’Internazionale , svolgendo a volte un gioco corretto ed energico che dimostrava come gli insegnamenti dei campioni vercellesi diano profitto a quei ragazzini.”

 

FORMAZIONI:

Internazionale: 

Campelli, Fronte, Zoller, Jenny, Fossati, Stebler, Peyer, Peterli, Aebi, Schuler

Pro Vercelli: 

Leone, Tacchini, Rei, Varalda, Callegaris, Degara, Bianco, Bossola, Eula, Zorzoli, Rampini

Arbitro:

Meazza

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Classe '83, viaggiatore instancabile ed amante del calcio e dello sport tutto. Una Laurea in Comunicazione, una tesi sul linguaggio giornalistico sportivo degli anni '80 ed una passione per il collezionismo, soprattutto quello inerente la nazionale italiana. Alla sua attività turistica, associa collaborazioni con giornali del mondo travel. Testata preferita: GLIEROIDELCALCIO.COM"

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