Correva il 1950 ed in Europa ci si preparava alla rassegna iridata che si sarebbe disputata in Brasile. L’UEFA decise di assegnare due posti per i campionati del mondo alla rappresentative del Regno Unito che si giocarono i due posti disponibili nel Torneo Interbritannico, una delle competizioni calcistiche più vecchie. Accadde ad un certo punto che la federazione scozzese dichiarò che avrebbe rinunciato al mondiale in caso di secondo posto nel torneo. Troppo era l’orgoglio scozzese da piegarsi ad una sconfitta proprio contro l’Inghilterra. E quanto promesso si verificò puntualmente. Nel catino dell’Hampden Park i bianchi d’Inghilterra piegarono per 0-1 la Scozia che, fedele alle sue promesse, rifiutò i campionati mondiali agevolando, pertanto, la riammissione della Francia.
Nel successivo mese di maggio la Scozia incontrò il Portogallo in un’amichevole che venne disputata a Lisbona e che terminò con un pareggio di 2-2. Ricordiamo oggi il gagliardetto che il capitano scozzese scambiò con l’omologo portoghese. Un esemplare realizzato in panno ma davvero di elevata fattura che, oltre alle scritte in stampa dei dettagli riguardanti l’incontro, presenta al centro l’iconico leone rampante rosso simbolo storico delle dinastie reali scozzesi. Lo stesso stemma sfoggiato sulle casacche blu della nazionale scozzese.
L’undici scozzese negli anni Cinquanta (foto tratta dal sito www.si.com)