(GIOCOPULITO.IT di Paolo Marcacci – Foto GIOCOPULITO)
[…] Carlos Roberto de Oliveira, all’anagrafe meno importante; per quella definitiva,bastò vederlo segnare il primo gol con la maglia del Vasco, nel novembre del 1971, al Maracaná – dove il Vasco ha sempre disputato le gare più importanti – contro l’Internacional di Porto Alegre: videro un ragazzino di diciassette anni ricevere palla spalle alla porta, partire per una serpentina elegante, quindi far detonare, letteralmente, un destro micidiale, potentissimo, la cui traiettoria diede l’impressione di aumentare la velocità nella seconda parte del tragitto, fino a stirare ogni maglia della prima delle 702 reti che avrebbe messo a segno col “Gigante da colina”. Roberto Dinamite: così cominciarono a chiamarlo, così li avrebbe ricambiati fino al 1993, a trentanove anni suonati, sempre con quella banda bianca di traverso e quella croce rossa sul petto, a onorare quegli antenati così ostinati nel cavalcare i misteri dell’Atlantico per scoprire quanto altro mondo fosse ancora celato al loro sguardo.
[…] Roberto Dinamite mette a segno quattro reti in meno di mezz’ora, per poi segnare la quinta a metà del secondo tempo. […] Con la Seleçao vanta numeri importanti, forse ingiustamente sottovalutati perché nei suoi anni non venne alzata la Coppa del mondo: venticinque reti in quarantasette presenze; buon protagonista nel 1978 in Argentina, sotto la guida del “colonnello” Coutinho, con una rete all’Austria e due alla Polonia, fu aggregato nel 1982 da Telé Santana ma, di fatto, non preso in considerazione a beneficio di Serginho. L’Italia ancora ringrazia Santana per la scelta.
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