GLIEROIDELCALCIO.COM (Federico Baranello) –
Scudetti Contesi … tema caldo in questi giorni dopo le dichiarazioni di Mignogna e le parole di Rizzoglio ai nostri microfoni.
Anche il Torino è coinvolto in questa storia in relazione allo scudetto del campionato del 1926/27, vinto e revocato successivamente.
Abbiamo raggiunto Domenico Beccaria, Presidente del Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata, per registrare le sue impressioni in relazione all’affaire “Scudetti contesi”.
“Negli ultimi tempi, da più parti, si ventila una possibile soluzione per gli “scudetti contesi” che punteggiano gli anni pionieristici del nostro calcio”, ci dice Beccaria, “Il Torino è “attore”, uso volutamente questo termine più sfumato rispetto ad un più forte “vittima”, di uno di questi casi irrisolti: lo scudetto revocato del 1926/27.
Senza voler entrare nel merito della vicenda, che a quasi un secolo di distanza sarebbe pretestuoso oltre che irrispettoso, visto che i protagonisti dei fatti non sono più in vita, ed ancor di più per gli altri titoli delle cui controversie conosco veramente poco, mi limito a constatare come la proposta di un ex aequo che accontenti entrambi i contendenti, o alla peggio non lo scontenti, sarebbe il modo migliore di chiudere alcune pagine tuttora incomplete e per certi versi scomode, del calcio italiano.
Questa iniziativa, come storico ma soprattutto come sportivo, ovvero una persona che attraverso la pratica agonistica ricerca il rispetto dell’avversario e la fratellanza tra i popoli, riscuote tutto il mio consenso ed il mio appoggio.
Mi auguro che quanto prima si possa scrivere la parola fine su queste vicende e stringerci tutti insieme la mano, come è doveroso tra gentiluomini che hanno vigorosamente cercato la vittoria, ma sanno accettare il verdetto della giustizia”.
La primavera è vicina … forse sapremo …