12 maggio: lo Scudetto e la Coppa Italia della Lazio ed altre ricorrenze
Prendete una penna biancoceleste e scrivete 12 maggio: facile, penserete inevitabilmente a quella domenica di mezzo secolo fa. Ma il tifoso laziale più accanito vi risponderà che oggi è il ventesimo anniversario dalla quarta Coppa Italia, quella della ‘Banda Mancini’. Una squadra tosta con una società in crisi, presieduta dal ‘traghettatore’ Ugo Longo. L’ultimo titolo con la maglia biancoceleste di Giuseppe Favalli, Paolo Negro, Sinisa Mihajlovic, Fernando Couto, con Stefano Fiore. Quest’ultimo, in quella competizione della competizione nazonale, realizzò sei reti in sette partite. Il 12 maggio 1974 non è una data da ricordare solo per i supporters della Lazio. Quel dì infatti Giancarlo De Sisti metteva a segno l’ultimo gol con la maglia della Fiorentina.
Uno dei più grandi calciatori della storia gigliata, che nel 2014 Rossano Donnini posizionò al quinto posto tra i cento di sempre della storia viola in un’apposita classifica stilata dal Guerin Sportivo. “Quando siete in difficoltà, fate quello che dice lui”, diceva Bruno Pesaola agli altri giocatori della Fiorentina (come riportato da Stefano Cecchi nel volume ‘La bibbia della fede viola’).
P.S. Ci stono storie che partono anche dalla fine e non necessariamente dall’inizio. Il capitolo che stiamo per raccontarvi è un filo rosso che lega esattamente il primo e l’ultimo, considerato che quella domenica di cinquant’anni fa Gianfranco Bedin (si è visto anche lui nello speciale scudetto dell’Inter su Sky) scriveva l’explicit realizzativo con la casacca nerazzurra. Contro il Cagliari. Il primo gol lo aveva realizzato proprio al ‘Casteddu’, il 7 marzo 1965.
GLIEROIDELCALCIO.COM (Antonio Capotosto)